E non è stato un vuoto, ma condivisa pienezza...
Poiché non mi veniva nessuna parola
( la parola era " addio" ma non riuscivo a dirla )
ti ho dato il mio silenzio
e ho ascoltato il tuo,
e non è stato un vuoto, ma condivisa pienezza
e ancora gioia mentre accettavamo
- come la terra - un nostro tempo di neve,
bianco grembo d'attesa delle future estati.
Margherita Guidacci da Poeti con nome di donna
All'apparenza sembra triste, e invece questo testo a me pare intriso di luminosa speranza...Grazie!
RispondiEliminaCerto che c'è un'attesa delle " future estati", quindi non c'è una negazione della speranza.
RispondiEliminaMa ciò che mi ha colpito di più in questa bella lirica è il modo di intendere il silenzio, che è comunemente avvertito come un elemento negativo in questo mondo che non solo parla troppo, ma spesso grida e si agita in modo scomposto.
Potremmo invece anche noi - come l'autrice - considerarlo non come un vuoto - pericoloso e sofferente - ma come " condivisa pienezza" da gustare e da far fruttificare.
Grazie di questa precisazione sul silenzio come "condivisa pienezza". Bellissima!
Elimina