martedì 30 gennaio 2018

L'OSSESSIONE DI HEINRICH 2



(...) Improvvisamente, nell'estate del 1800, Kleist parte per un
      viaggio misterioso" intrapreso senza alcuno scopo", suscitando
      l'apprensione dei familiari ai quali richiede assoluto riserbo.
      Alla sorella scrive che il raggiungimento dello scopo del
      viaggio " dipende in gran parte dalla possibilità di tenerlo
      celato a tutti", mentre alla fidanzata confida che la felice
      conclusione di tale viaggio renderà finalmente possibile la
      soddisfacente manifestazione del loro amore. Si è congetturato
      a lungo sul motivo del viaggio kleistiano e sul segreto in esso
      celato, arrivando perlopiù a ipotizzare ( peraltro senza alcun
      fondamento testimoniale)che l'obiettivo fosse quello di
      rimuovere - forse chirurgicamente - un ostacolo che inibiva
      l'attività sessuale dello scrittore. Dopo aver fatto notare che
      differenti patologie della sfera sessuale sono state evocate
      anche a proposito di Kierkegaard e di Kafka, si vorrebbe qui
      avanzare un'altra ipotesi - altrettanto fantasiosa - ma affine e
      compatibile con la tacita visione del mondo manifestata dai
      protagonisti della nostra storia.
      Allontanandosi da Francoforte - comunque - l'uomo
      inesprimibile pone a debita distanza la fidanzata , la trasforma
      nella destinataria delle sue prolisse missive e perfeziona il suo
      lavoro di idealizzazione, conferendole quelle caratteristiche
      che la sua prosaica appartenenza sociale nonché la sua
      insufficiente formazione culturale le negano: questo potrebbe
      costituire l'arcano di un viaggio inesplicabile, il senso di un'
      ardua rotta progettata con saggezza dall'audace timoniere, il
      cui approdo coinciderà con il concepimento dell'amore . (...)


Marco Vozza  da  A debita distanza ( Kierkegaard, Kafka, Kleist e lo loro fidanzate )

    

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