lunedì 8 gennaio 2018
IL MITO DI EROS 3
(...) Le origini di Eros delineate dal Socrate platonico
rappresentano una significativa variazione rispetto alle
versioni tradizionali del mito, anche se Platone conferisce al
dio un'aurea di familiarità per meglio introdurre alcune idee
radicalmente nuove sui suoi obiettivi e sulle sue capacità.
Socrate ipotizza che il dio non intervenga direttamente negli
affari degli uomini, bensì funga da intermediario. Benché Eros
getti in ogni essere umano il seme del desiderio sensuale, il suo
intervento - secondo Socrate - si limita a questo. Dopo di che
tocca agli uomini decidere in che modo alimentare o soddisfare
questo eros a noi riservato.
Socrate racconta che , al compleanno di Afrodite, la miserrima
dea Penìa, o Povertà, approfittando dell ' ebbrezza di Poros,
dio dell'abbondanza, che giaceva nel giardino di Zeus, per
farsi mettere incinta da lui. E così fu concepito Eros, che
Socrate caratterizza come " un amante della bellezza per
natura" e " per nulla in cerca della sapienza perché lui è già
sapiente". Ciononostante, gli uomini dotati di eros non sono
per natura sapienti o amanti del bello. Diversamente da Eros,
noi dobbiamo cercare la sapienza. Perché - dice Socrate -
"diventare come Eros dovrebbe essere l traguardo di ogni
essere umano, in quanto la sapienza è tra le cose più belle. Ed
Eros ama la sapienza".
Noi allora dimostriamo questo amore supremo nel nostro
tendere verso la sapienza, cioè nell'impegno per scoprire e
capire sulla natura e sul potenziale dell' areté , la virtù umana
a tutto tondo. E' " l'amore della Bellezza in atto".
In questa impegnativa impresa, ci troviamo fianco a fianco
con gli immortali . (...)
Christopher Phillips da Socrate innamorato (La filosofia dell'amore )
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento