sabato 3 aprile 2021

LA DISCESA AGLI INFERI

 


                                                       Tintoretto - Discesa al Limbo



" Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella sua carne, ma reso vivo nello spirito. E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione ..." ( 1 Pt 3, 18-19 )



Il Sabato Santo è un giorno aliturgico ( non si celebra la Messa ), durante il quale la Chiesa si associa al riposo di Cristo nella tomba e ricorda la sua discesa agli Inferi, luogo da non confondersi con l'Inferno, ma da identificare come il posto in cui - secondo l'Antico Testamento - riposano coloro che sono morti prima dell'avvento del Redentore. In ebraico è detto Sheol,  in greco Hàdes.

Il viaggio di Cristo nell' Oltretomba, predetto dal profeta Davide e supportato da alcune affermazioni degli Apostoli - soprattutto Pietro - non compare nei Vangeli canonici. Lo raccontano, invece, l'apocrifo vangelo di Nicodemo e alcuni testi della tradizione patristica. E'  la Legenda aurea , redatta dal domenicano Jacopo da Varagine del XIII sec.,per la fortuna iconografica di questo soggetto così avvvolto di mistero.

Un testo probabilmente noto a Jacopo Robusti ( il Tintoretto ) che negli anni Sessanta del XVI sec. dipinse tre tele per la Cappella Maggiore della chiesa di San Cassiano a Venezia. Nella versione di Tintoretto, Cristo irrompe sulla scena da sinistra portando - nell'oscurità più assoluta - luce e colore. Il rosso della veste di Gesù si contrappone alla luce che investe il corpo di Eva e che crea contrasto con il buio  in cui sono ancora immerse le altre figure, di cui si intravvedono solo le teste. Sembra di leggere il brano di Sant' Agostino, che commentando questo episodio, così scrisse : " Appena Cristo rese lo spirito, l'anima sua, unita alla sua divinità, discese nel profondo degli Inferi, e quando arrivò sul limitare delle tenebre, le empie e infernali legioni lo guardarono atterrite... "



                                  Margherita del Castillo


Nessun commento:

Posta un commento