Pace e speranza...
" La perdita e il perdono" è dedicato alla memoria di Marion Lignana Rosenberg, Christian Tito, Giuseppe Panella, Gianfranco Palmery, Carola Meschini. E' dedicato all'albero ombroso della mia famiglia : persone che mi sostengono oltre il dovuto e ben più di quanto io riesca a fare con loro. Infine è dedicato a tutte e a tutti coloro che hanno popolato con benevolenza i miei primi cinquant'anni. Da un triennio avevo in mente che questa prova fosse il mio canto del cigno e che terminasse nel gennaio 2020, mese del mio cinquantesimo compleanno. Ciò che è avvenuto dopo lo sappiamo tutti e si preannuncia solo di sfuggita nel libro : il senso catastrofico che spira tra le pagine promana quasi unicamente dalla riflessione sull'urgenza climatica, perciò la pandemia ha reso la raccolta - nella misura in cui non vi si impernia - suscettibile di essere presa per il trastullo di un ricco epulone rifugiatosi su un panfilo al largo, o comunque di una persona così superficiale da non percepire il profondo sconvolgimento antropologico ancora in atto e chissà per quanto. Ho deciso di correre il rischio e di mantenere l'orizzonte temporale come era originariamente inteso, resistendo alla tentazione di inserire versi che pure - durante il lockdown, si sono copiosamente manifestati. Possa questo libro valere se non altro come fotografia ante SARS - CoV -2. Di quel che verrà ideato, nominato o pronunciato dopo, si occuperanno con più efficacia, penne giovani, fiorite lungo l'epidemia o quasi... Almeno è ciò che auspico. "
Roberto R. Corsi
UN DILETTANTE
Concedetemi - almeno - l'onore
di tenermi per persona educata:
vi rendo la Poesia
esattamente come,
anni fa, l'ho trovata.
E noi che rilkianamente pensiamo
alla nostra poesia come ascesi, avremmo l'emozione,
che quasi sgomenta,
di apparire su un blog letterario altolocato - proprio come
da sempre sognavamo - ma col verso circondato
da pubblicità di biscotti per cani, cotechini, zamponi.
Rimuovo la tua email dall'elenco contatti
proprio come - con dolcezza - stacco i fiori
essiccati ( troppo presto per poterli ostentare ai villeggianti ) del platycodon :
dicono che possa provocare una minima rigenerazione,
ma non si sa se sia vero. Linfa bianca mi cola sulle mani,
mi sento e sentirò un assassino, come con te. Come le mille volte
in cui non ti ho vissuto abbastanza. Par délicatesse
j'ai perdu ma vie et par peur mon innocence.
***
A SE INDRAGOSTI
Nella tua lingua,
" innamorarsi" fa pensare a un fantasy,
a un viluppo di draghi nell'arengo sessuale agostano,
o anche a un'aragosta,
che è un po' come ami tu, come sei fatta.
Strappa via il guscio, deponi l'armatura:
avrai la sicurezza
che non posso bollirti ( ma neppure servirti ).
***
JEUX DE VAGUES
Accetta un consiglio : vai in spiaggia
fuori stagione, un pomeriggio di mare mosso.
Avrai in mente- mentre giungi - il classico distendersi
dell'onda, come lingua; il suo morire,
quel placato lasciarsi assorbire
dalla battigia.
E' questo il diagramma della vita, per i più.
Ma, se farai attenzione, ti sorprenderai
altre onde, affluenti,
deboli per scavare un canale di risacca
e trovar pace; ugualmente chiamate
all'indietro, a scontrarsi e sfilare di lato
alla normalità delle novelle che accorrono.
Un gioco, solo un grumo di attimi,
zampilli e schianti.
L' esistenza: l'offesa.
Al mondo, distratto come te poco fa, resterà
il passo trionfante delle frangenti; nulla
del vano bramare agnizione, eufonia
con ciò che - onnipotente - in giovinezza
già mi scavalca.
***
KAVAFIANA CON COTTURA 10' A 200°
E se proprio non puoi la vita e la poesia che desideri,
gustale di nascosto come una pizza surgelata al salame piccante:
qualcosa di rapida chimica prosaica semipiena soddisfazione,
qualcosa che nelle ottobrate solitarie, tra il crepuscolo marino
e le partite di coppa, ti torni pratico e a genio
anche se va tenuto celato al naso arricciato dei puristi,
a stilose profumiere sempre in cerca del dettaglio di classe,
a questo mondo smanioso di accessoriare il nulla.
Non sprecare la vita nel troppo dilettevole commercio
con gli altri, nel cercare una recensione, una presentazione,
una leccata in più alla frigida scena letteraria, fino a far diventar te stesso
una cosa non tua: una fetta che qualcuno - distraendoti - ti sfila dal piatto.
Roberto R. Corsi da La perdita e il perdono
Mi ha sospreso - anche a suo dire - non trovare più nulla a suo credito oltre il 2021, come se la pandemia ne avesse legittimato il suo precedente desiderio di, in qualche modo, finirla per i cinquant'anni, età risaputamente traguardo già bastevole.
RispondiEliminaIl suo sito wordpress introvabile. I suoi versi scavalcano anche me, penna decisamente non più giovane.