E. Munch - Il bacio
La testa calva, il fiato cattivo
le guance non rasate,
nessuno dei piaceri che provavo
quando ero acerbo nel peccato.
Lascio scorrere le dita sul tuo abito
reso sfrontato da un sorso di brandy;
tu rispondi alla mia carezza
e forse pensi la stessa cosa.
Perché ho un'immagine di me
in questa serata di ritorno:
due scheletri che si mostrano
abbracciati l'uno all'altro stretti.
Orbite scure nel vuoto dello sguardo
che un giorno è stato innamorato.
La bocca che s'apre per un bacio,
dentro, non ha più la lingua.
Ti stringo infiammato ma ho paura
ora che mi stringi anche tu,
sento quanto sei fragile - cara,
e immagino quel che accadrà.
Una settimana o ancora vent'anni?
E poi - che razza di morte?
Sconfitto da un dolore che atterrisce
o in un boccheggiante rantolo di respiro?
I nostri corpi abbracciati troppo a lungo,
non possiamo nascondere il disgusto
per tutti i pensieri che sorgono in noi
da questa lussuria sbocciata in ritardo.
John Betjeman Trad. Filippo Tuena
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