Vorrei essere compagno d'altra pioggia...
AMORI MIEI
Amori miei,
vincete e perdonatevi:
i figli nudi hanno lungo riposo
nell'inverno abbrutito dei paesi.
La gelosia non muta la virtù :
e come non cambiano gli occhi e le vene,
le ore sordissime si coprono da sole,
s'ammucchiano come la neve.
***
BATTISTERI
Ignoro quando i cirri nomadi
mi hanno dissetato.
Forse le notti di lune insicure
son troppe in un sonno soltanto,
così simili a maree
che Dio dispone una sopra ognuna.
Se fossero fugate l'ombra e la nube
che i peccatori chiamano peccato...
- piovuto!
Finalmente sono colmi i battisteri.
***
LA SEMINA DEL DIVENIRE
Ti dono un piccolo pensiero,
non uno sguardo severo,
ma un sorriso che precede lo spirito.
E' alto l'oblio che segna
il circolo più largo,
e la tua parte assopita
non desidera i ricordi.
Vorrei anch'io in questa sospensione del cadere
essere compagno d'altra pioggia
e fare il bordo alla tua veste.
Seguiamo con fortuna le lacrime di prima,
e seminiamo larga mano il divenire.
***
LASCIVIA
Alla figlia di Caronte
ho donato una calla appassita.
Questa bugia copre di nero
la sera delle feste,
e seguirò la provvidenza
nella tana di me stesso.
Il sonno delle vie
nell'ora in cui si deve amare
divide vita e morte:
forse una clessidra
le ha vedute cadere.
***
TETTI D'INVERNO
Non è la ragione pigra
che mi chiude nella lana:
ritornerò dov'ero lentamente,
ma fuori del mio anello
un nevischio non attacca e quasi piove.
Si compie una stagione senza l'uomo
sulle vie più stanche ;
le mani indurite o scorticate
volgono a sparire.
Si sciolgono le strade
ove per largo alcuno non ha piede,
e come forse dice Omero :
- Tutti stanno sotto il coperchio delle case.
Giovanni Strocchi Inediti da Socrate il cinico
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