mercoledì 14 aprile 2021

MAESTRE D'AMORE ( Giulietta, Ofelia, Desdemona e le altre ) 2

 

(...) Ecco allora che cosa davvero significa il joi : significa che chi chiedeva - già secoli e secoli fa - dell'amore, sapeva già, e bene, che se c'è del godimento in amore, è godimento del nulla che c'è, che è tutto; e insieme un nulla che ha molti nomi  - tra cui galanteria, sogno, humor, gioco, tendresse. E se l'accoppiamento per gli animali non è un problema - va d'istinto, ci pensa la natura - nel mondo umano, nel caso dell'uomo e della donna, non è affatto così. E questo perché l'uomo e la donna parlano. O meglio, in loro ça parle, è per dire che è nella loro natura, in ciò che non hanno scelto di essere, ma sono - e nella loro esperienza, e dunque nella loro determinazione finita, per il fatto di essere quello che sono, e cioè essere pensanti e parlanti - è proprio da qui che deriva il fatto di trovarsi espropriati della loro propria natura. E' per questo che per un uomo e una donna il rapporto con l'altro non va da sé, ma si complica; e la sessualità e ogni moto del corpo si articolano come fossero un fatto di altra specie, rispetto a quella istintuale. Non c'è tropismo che d'istinto orienti una donna e un uomo al rapporto reciproco. Forse che noi uomini e donne facciamo qualcosa  per istinto? Forse che mangiamo per istinto? In tedesco ci sono addirittura due verbi diversi per nominare l'atto del mangiare ( essen  nell'uomo e nella donna ); mentre nella bestia si presenta come un divorare ( fressen ). E tuttavia- come negarlo - c'è in noi, uomini e donne un appetito di fusione, che però non è affatto detto che si realizzi nella stretta sessuale. Anzi, osserviamo addirittura che di per sé il godimento sessuale non necessariamente crea rapporto con l'altro. All'opposto, il godimento, il godimento  in tutto e per tutto sessuale, è semmai l'effetto di un movimento in certo qual senso sadico,  che per come avviene e fa uso di ciò di cui gode, e cioè del corpo proprio come fosse un mezzo, e del corpo dell'altro alla stessa maniera. E poi, è davvero un godimento unitivo? (...)



        Nadia Fusini    da    Maestre d'amore ( Giulietta, Ofelia , Desdemona e le altre )



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