venerdì 18 febbraio 2022

PASSIONE ( Arminio & Gragnaniello ) 1

 


                                                  Più di tutto ispira ciò che non si è avuto...





UN GIORNO TI STANCHERAI DI MANCARMI


Un giorno ti stancherai di mancarmi

magari sarà un giorno di pioggia

un qualunque pomeriggio d'inverno

coi piatti ancora sporchi nel lavello.

Avrai voglia di farti prendere

mi dirai : sono qui, amico mio

e baciami forte, tienimi stretta.

Io lascerò il timone, farò posto

 sul tavolo, sposterò le bottiglie

e i piatti per far posto alle gambe:

fammi raccogliere qualche sillaba

sotto la tua bocca, come una donna

raccoglie il seme caldo del suo amante,

fammi lasciare la testa sul ventre;

guardalo questo cuore che si è aperto:

fino a quando sarò vivo nessuno

potrà chiuderlo per nessun motivo.



                                                      ***


TOGLITI LE MUTANDE


Togliti le mutande.

Ditelo a qualcuno

con la dolcezza

delle farfalle,

l'ostinazione delle formiche.

Offri la tua schiena

a un corteo di graffi,

la tua nuca a una barricata

di morsi.

Abbi cura che qualcuno

venga a molestare la tua noia,

la sua indifferenza.



                                               ***


AMARE E' UN IMPEGNO DA GEOGRAFI


Amare è un impegno da geografi,

esploratori che mentre vengono accolti

si fanno a loro volta terra da esplorare.

Un ginocchio non va mai trascurato

e così le dita dei piedi, i polsi,

la luce delle mani.

Non è l'amore che bisogna trovare,

ma un uomo o una donna,

quella voce, quello sguardo

che ti dice di non credere più a niente

che non sia sconfinato.



                                           ***


TI CHIAMAVO DA UNA TERRA LONTANA


Ti chiamavo da una terra lontana,

era una telefonata da niente

e invece mi sono lentamente

sgretolato sotto le tue sillabe;

e l'isola in cui ero rinchiuso si è dissolta

sotto le onde della voce.

Adesso non posso scrivere, adesso aspetto

che mi chiami : ho la punta del cuore

che mi trema come una lama,

la punta delle mani senza sangue.

Ho buttato i pantaloni per terra

come si butta per terra un giornale,

resterò nudo fino a quando

non vieni a baciarmi con la tua voce.

Resto qui, ti aspetto

voglio che mi vedi così, inerme,

scomposto, voglio che mi lecchi

la punta del cuore, voglio sentirti

con la mano che gira sul ventre.

Prendi la mano

che non ha mai toccato nulla,

prendila senza sapere se è la mia o la tua,

vieni a prendermi senza indugi,

vieni a prenderti : sei qui

tra le mie braccia.



                                           ***


PORTERO' TUTTO L'ANNO IL LUTTO


Porterò tutto l'anno il lutto

di stare qui senza vederti.

Scriverò i miei versi e sarò muto

perché è vero che più di tutto ispira

ciò che non si è avuto.




                                            Franco  Arminio



4 commenti:

  1. Non lo so, non ce la faccio con Arminio. Quando ho visto che mancava Catalano dai tuoi autori una mia irragionevole maniera di ragionare ha sperato nell'assenza anche di Arminio, quasi ad irreale pareggio di bilancio, una specie di tifoseria di bassissima lega.
    Invece c'è.

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  2. Ho sorriso del tuo commento.
    Sei spontaneo ed elementare ( alla Cappello ) come un bambino.
    Grazie per questa freschezza !

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