lunedì 14 febbraio 2022

LE MEZZE STAGIONI DI BEATRICE

 


                                                              Che sia come a casa...





Non avrei dovuto mostrarti

la motilità

e come sono svelta a piegare la testa

verso fuori,

come corro lontano,

e che passo

e che " a mai più "

e come sto via due giorni


farti vedere lo spazio che si svuota

del mio corpo lento;


non avrei dovuto

farti granare gli occhi,

farti credere

che sia capace

di essere una foglia,

di volare,

di essere fragile,

di staccarmi dal nostro ramo sbigottito,

voltarmi in fretta, senza salutare.

Apparire a desolarti;


esserti una scelta da non fare

e non esserti invece l'obbligo

che abbiamo di amare,

di durare.

Avrei dovuto essere

la radice grossa,

il tronco intiepidito,

la corteccia che gratta il palmo,

che ti accoglie

lo zigomo appoggiato,

che resta

familiare come i nidi,

mansueta come una fronda,

come se tu fossi fra la gente

che abbraccia gli alberi.



                                           ***


Che cosa vuoi dalle mie rose?

E dove guardi?

Io guardo te, fisso.

Conto, che numeri a caso,

il poco che manca a che tu

mi voli via, trasformando,

con la tua magia sfacciata,

il movimento, il suono,

la vita,

in un vaso lasciato.



                                                  ***


Che sia come a casa;

siano ben chiuse le finestre, senza spifferi,

che non entrino i freddi degli altri universi,

e non si disperda il calore del nostro;

sia come a casa;

sia tutto raccolto, compatto e forte, ma senza

pesare: disteso e tiepido, sia luminoso, senza

accecare e sia sulle gambe che abbiamo e con

i polmoni buoni;

sia placido e lungo come il respiro del sonno,

sia però ben sveglio su ciò che abbiamo;

sia casa;

non debba domandarsi niente, chiedere chi

manca, abbia le risposte che non fanno paura,

bicchieri giusti e per tutti ( e che siano mezzi

pieni );

abbia gli occhi asciutti, ma languidi di fiducia;

sia con gli occhi negli occhi di chi amiamo;

abbia gli occhi,

attenzione,

cura,

sia Natale, per tutti noi,

sia la fine dei nostri viaggi che feriscono i

piedi;

tornare a casa.




                Beatrice  Zerbini     da       Le mezze stagioni



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