mercoledì 9 febbraio 2022

I ROVI DI DAVIDE

 

Un libro del nostro tempo...




                                                          Tutta la vita è un fiorire notturno...





IL DEPURATORE


Nel canale otturato dalle scorie

s'incaglia l'esistenza che snatura :

assorbe tutto il vivere la storia.


Se passa ne distilla un succo amaro

che naufraghe le foglie incatramate

deposita vigliacco sulle grate.


Tu questo come puoi chiamarlo amore?


Mi resta indifendibile il segreto

di te che all'ombra di un depuratore

mi chiedi allora bello come va?



                                                 ***


ROVI


Così nel buio lo stagno germoglia

in un canto di rane.

Tutta la vita è un fiorire notturno senza presente né fato.

I nuovi campi di sterminio sono pieni di luce.

E in ogni oggetto è nato un occhio che inibisce l'opera.

Un cantiere di cavi cinge il letto in cui dormi.

Ma esiste ancora un luogo dove crescono i rovi

e le anime dei morti che ritornano a sera?

Chi lo cerca non trova

più niente. Una dimora

al confine di un fossato invalicabile.



                                                 ***


L'ESTASI


L' amore rattrappito in un mucchietto

di ossa, uno straccetto mal piegato

sopra il letto: la signora

desidera qualcosa?

Io non ho mai detto che scrivo per cambiare il mondo

ma per piangere nel fondo

di questa miseria me lo permettete

brutti figli di puttana?


Nel TUZ TUZ della disco

apparsa è la madonna

su una colata di ghisa.


Un uccellino mi ha detto:

non ridere stronzetto,

sei strafatto.


E' l'amore rattrappito in un mucchietto

di ossa, uno straccetto mal piegato

sopra il letto : la signora

desidera qualcosa?


Nel letto la visione di una cosa,

la rosa spelacchiata del giubbetto

di lei che ancora dorme oppure è morta...

Non andartene dai, proprio sul bello

della serata.


La carcassa dell'auto ribaltata

sarà rimossa dal personale addetto

alla perizia...


" Te lo dicevo che ti dimenticavi

pure questa volta le chiavi, che

suonavi ancora presto, ed è domenica

e lo sai che tuo padre s'arrabbia...


Ma quello che aspettavi e non ritorna

alla porta è una divisa in penombra

e dietro c'è quest'alba orrenda, sporca,

senza alcun pudore, da obitorio e claxon.


E il nostro amore che non è più

lo stesso amore di un tempo, è

qualcosa di diverso,

perché sei andato via proprio sul bello

della serata?


" E' così che ... che non lo so come si dice

però ti ho preso un fiore, ecco, prendilo..."

" Lo perderò dentro l'inferno della sala..."

" Ma almeno provaci un momento, a trattenerlo..."


"Guarda qui che luce gialla che c'è sopra l'insegna

che ci piove sopra tutta questa pioggia

che viene giù dalla grondaia rotta

dei palazzi.


Guarda le rondini, schiacciate pure loro

da questo cielo così inutile e italiano

che non sovrasta proprio niente, è sovrastato

come un coperchio rialzato dalla schiuma

dell'acqua sporca, che ribolle e preme.


Questo è l'amore ai tempi della techno,

se non ci credi... vabbé lo stesso

tanto qui la luce è un muro vuoto, è nudo

parcheggio, sotto casa, che impedisce".


E sventolasti un biglietto di non so che andata

contro di lei che rimaneva viva.

Poi certo, pure noi nella deriva

cadremo, questa gloria impasticcata

è solo una questione di ore.


Ma adesso tu sorridi come allora

quando in due sul motorino la strada

era uno straccio indecifrabile e la vita

era bellissima : la bara

le ripercorre lenta e trionfale

come in una visione allucinata...




                             Davide Nota   da      I rovi



Nessun commento:

Posta un commento