sabato 26 febbraio 2022

SPEZZA LE TUE CATENE 3

 

VITTIMISMO E SPIRITUALITA'


(...) Non esistono trucchi veloci per uscire dal vittimismo. La spiritualità - però- è un possibile percorso per non restare inermi in sua balia. La spiritualità si esprime sempre in modi di agire concreti, in rituali o nell'esercizio di atteggiamenti in sintonia con la nostra natura. La spiritualità - inoltre - già per i primi monaci significava un esercizio alla libertà umana. La parola " ascesi" in origine significa allenamento, esercizio. I monaci si allenavano per non essere dominati dalle passioni, dalle emozioni e dai loro bisogni, ma anche per riuscire a gestirli in maniera attiva e libera o, meglio ancora, per sfruttare nella loro vita l'energia insita nelle passioni. Per i monaci la spiritualità non era una pia fuga davanti alle difficoltà dell'esistenza, davanti alle ferite, alle esperienze in cui siamo vittime, alle malattie, alle sventure, agli incidenti o agli intrighi. I monaci guardavano in faccia la realtà, così com'era, e sviluppavano strategie per poter gestire la situazione.

Chi si sente continuamente vittima e non trova una via d'uscita da tale atteggiamento, in ultima analisi rifiuta la responsabilità per se stesso e la propria vita. E' il caso - ad esempio - di certe persone che rivolgono continue accuse ai propri genitori, attribuendo loro la colpa per la mancata riuscita della propria vita. Oppure di coloro che continuano a cercare nel passato i motivi per cui non riescono a concludere gli studi, hanno difficoltà sul posto di lavoro o non trovano un partner. C.G. Jung, diceva che ad un certo punto non è più importante come sia stata l'infanzia. Ad un certo punto bisogna assumersi la responsabilità della  propria esistenza. Dipende da me che cosa faccio della storia della mia vita. Lo si potrebbe descrivere con questa metafora: si può plasmare una bella scultura a partire da ogni materiale  ( pietra, legno, argilla.. ), l'importante è che si lavori in maniera adatta al materiale. Altrimenti non si ottiene nulla. Il  materiale attraverso il quale plasmo la mia forma unica, quella che Dio ha  posto nella mia natura, è la storia della mia vita con tutte le esperienze che ho fatto, le belle esperienze di essere protetto e amato, ma anche le ferite che, ad esempio, ho subito nell'infanzia. Da quello che ho vissuto posso plasmare la forma che corrisponde alla mia natura autentica. (...)




             Anselm  Grun   da   Spezza le tue catene . Liberarsi da un certo vittimismo



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