Chi è solo non si può curare...
e ricordare chi sono
leggere il mio indirizzo sulla busta
e ricordare dove sono
leggere nome e indirizzo del mittente
e ricordare che c'è qualcun altro
strappare la busta e leggere la lettera
- Pavlova - fermo posta.
No, non c'è nulla.
***
Non voglio che mi cada addosso un mattone:
voglio morire con calma.
Voglio morire osservando
il corpo che espelle, goccia
dopo goccia, la vita spossata.
Farla passare attraverso me stessa
come attraverso un setaccio fine fine
e - alla lunga - tirare un respiro di sollievo
per non aver scorto nulla sul fondo.
***
La solitudine è una malattia
trasmissibile sessualmente.
Io ti lascio in pace, e fallo anche tu.
Stiamo un po' da soli
per parlare di questo e quello
senza dire tutto,
abbracciamoci e capiamo :
chi è solo non si può curare.
***
La superficie del pensiero è parola.
La superficie della parola è gesto.
La superficie del gesto è pelle.
La superficie della pelle è brivido.
***
Mi tieni fra le tue braccia e pensi forse d'avermi presa?
Ma io mi libererò del corpo come della coda di una lucertola
e tu dovrai cercare fra le stelle
ciò che mi cercavi tra le gambe.
Vera Pavlova da Sem' knig, Moskva, Eksmo, 2011 ( trad. di L. Torresin )
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