lunedì 7 febbraio 2022

E' SEMPRE IL GIORNO DELLA MEMORIA...

 


                                                                        Anna Frank


PRINSENGRACHT


Bastavano pochi minuti a piedi

e un paio di fiorini per entrare

nel rifugio segreto di Anna Frank.

Ci sono andato decina di volte.

Salivo la scaletta

solo o con pochi altri

visitatori e mi dicevo

------------------------- appena

trent'anni fa su questo

legno ha calcato i tacchi 

del boia Silberbauer.

Attraversavo lo scaffale aperto

provavo a immaginare

la scena di quella mattina

------------------------------- presi

come topi in trappola.

Guardavo le speranze 

rimaste sulla carta da parati

mi sentivo nel cuore della storia

e poi ridiscendevo sul canale

con la pioggia sottile


passavo incappucciato

difronte a quel teatrino

dove avevo visto l' Allegoria

della creazione con un performer

che liberava un branco di criceti

sopra il grande plastico chiuso dentro

una teca di plexiglas

perché gli spettatori

seguissero il frenetico

perlustrare stradine sottopassi

montagnole senza via di fuga


e mi arrovellavo

-------------------- rimuginavo

sarebbe stato meglio

non vivere o è stato

qualcosa anche così?


Prendevo verso il Dam

schivavo spacciatori

e camminavo in cerca d'infinito.



                                            ***


SANT' ANNA DI STAZZEMA


Risalgo a questo poggio

in cerca del tuo volo di fenice

lame d'ombra si allungano

dalla parte del cippo


il cuore pèsca che un baco trafora

non riesce a seppellire

quell' elenco d'estati

andate in fumo un dodici agosto.



                                                 ***


DA FERNANDO BANDINI : RICORRENZA D'INVERNO


Torna il giorno consacrato al ricordo

di quei piccoli martiri saliti

per sempre nel cielo altissimo da cui

ora scende questa neve e ci copre.


Santi Innocenti... che pace sui campi

battuti poco fa dal tramontano

un ignoto cammina nel silenzio

lascia impronte sul bianco dell'inverno


gemono stamani le lampadine

nelle case e i vetri delle finestre

s'imperlano di gelo... il mesto scricciolo

garrisce al folto del bosco innevato


ora il tempo viene avanti infinito

e noi serbiamo muti la memoria

di tanti meli in fiore sradicati

dalla tempesta rabida improvvisa


mai più per loro la porta dei giorni

si spalancherà fulgida né persi

alla vita li accarezzerà più

il refolo lieve di primavera


e quando mai il vento aprirà per loro

un varco nel cielo? verrà mai il giorno

che li vedrò dominare il sereno

come geni chiusi in tremule stelle?


se senti uno strano fruscìo che viene

dall'ombra, sono loro che trasvolano

su ali invisibili simili ad astri

palpitanti d'amore cristallino


le lunghe notti corse dai sussurri

e gli alberi fioriti in primavera

ci chiedono dolci di sopportare

il ricordo di quel tempo feroce.



                                                ***


GIORNO DELLA MEMORIA


Oggi il mondo è un bambino

e scrive metamorfosi in fuliggine

e disegna le farfalle di spine


domani si sveglierà aguzzino.




                     Stefano  Carrai   da      " La casa di Nanna Frank " dalla Raccolta " Equinozio "




2 commenti:

  1. È sempre il giorno della memoria.
    Bello
    Bello e prezioso
    Contro la notte delle coscienze

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  2. Sì, perché la Storia tende a ripetersi ( vedi i Corsi e Ricorsi storici di G.B. Vico ) ed è meglio tenere vive le coscienze.
    E poi, i rigurgiti nazi - fascisti che stanno trovando sempre più consensi ( e non solo in Europa ) mi inquietano molto ...
    E' un invito a fare tutti la nostra parte ( anche la poesia " morale" è un modo ) e a farla sempre !

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