La pietà non si mostra allo specchio...
Susana Chàvez, poeta e difenditrice dei diritti umani, nacque il 5 Novembre del 1974 in Messico dove fu brutalmente torturata e assassinata il 5 Gennaio 2011 dalla malavita locale, infastidita dal suo operato sociale e dal fatto che fosse lesbica. ( Malavita protetta dal Governo che non punì mai i colpevoli ). Si batté con coraggio perché fosse fatta chiarezza sui numerosi femminicidi commessi nella sua città ( 400 in un anno ), azione che aveva come slogan " Ni una màs " - Non una di più -, ma finendo lei stessa per diventare vittima degli stessi assassini.
SANGUE NOSTRO
Sangue mio,
di alba,
di luna tagliata a metà
del silenzio,
della roccia morta,
di donna in un letto,
che salta nel vuoto.
Aperta alla pazzia.
Sangue chiaro e nitido,
fertile e seme
Sangue che si muove incomprensibile,
Sangue liberazione di se stesso,
Sangue fiume dei miei canti,
Mare dei miei abissi.
Sangue istante nel quale nasco sofferente,
nutrita dalla mia ultima presenza.
***
CASTELLO IN ARIA
Soffro,
muta e inerte
osservando l'addio.
Reprimo
questa necessità di continuare a provare
il sapore del caffè nella sua bocca,
rimango concretamente
con l'evento dell'assenza,
dal quale emerge l'incredulità
di mostrarci altri silenzi,
un'altra verità
che distrugge i castelli in aria
che abbiamo tessuto senza di noi,
demolendo l'eternità
consumata dall'assenza.
***
ROVINE
Sulle labbra cresce quest'edera
e la vecchia porta si chiude di colpo.
L'inverno si scopre
in un cammino lento
che porta con sé rumori che sfuggono nel tremito
di una mano che accarezza ritratti.
Brusca fine del viaggio
che solo lascia completezza
in una sommessa nostalgia nascosta nella penombra.
Ormai nemmeno il vuoto si erge,
né la pietà si mostra allo specchio;
ormai tutto fa dissolvere il respiro,
incluso l'eternità.
Susana Chàvez ( Trad. di V. Campilongo )
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