lunedì 2 maggio 2022

LE PAROLE E I SILENZI DI JAVIER

 


                                                   Essere voce più lontana della voce...



OMAGGIO VERTICALE


Diamo fuoco all'acqua

e spegniamo la trasparenza.

Così arde l'uomo la limpidezza del mondo

facendola avvampare di silenzio.

Il tremore umano del fuoco,

lo strepitìo d'una voce disserrandosi

ammutolisce qualsiasi parola.

Al fuoco basta ardere.



                                    ***


TRITTICO DELLA CADUTA


I

Non c'è bisogno, non tentiamo la parola

né i gesti verso l'animo,

solo potete accompagnarmi

come io accompagno voi.


Ché più nessuno prometta una mano stretta all'altra,

l'universo è una mano che trema da sola.



II

Diamo presenze all'intimità

come si riempie un abisso.

Diamo gli uccelli in fuga dai significati,

l'oscuro sguardo di quello che aspetta.

Diamo al prossimo il nostro profilo di sasso.

Precipitiamo promesse, echi, turbolenze.

Apriamo le mani e decifriamo il mondo.



III

Una mano scrive la propria solitudine di uomo,

la stessa caduta del diverso

la vertigine di essere

in altri.



                                    ***


DESIDERANDO IL MONDO


Faccio un passo verso il mondo.

Fare un passo è tendere le labbra, 

sacrificare la nostra vocazione alla tristezza,

aprire il duro guscio della notte.

Faccio un passo verso il mondo

esausto di tanta sorte immobile

- un uccello è le sue ali, un uomo il proprio desiderio -.


Palpitano come vene le strade.

E so il fumo di tanti gesti

la luce vinta nello spessore degli alberi.

Rischioso il ritmo della carne,

questo salto verso il mondo

e la sua respirazione di corpi vincolati.

Però lì è l'uomo : in quel rischio ad esserlo.



                                        ***


PRINCIPIO DI FIAMMA


A te che nell'impossibile fosti uomo,

a te che articolasti il sogno delle parole,

che seguisti per cammini sfumati

un richiamo di luce; è tua,

a te appartiene l'intera notte.


Ora hai un fine come chi possiede un fuoco,

come chi riceve lo sguardo di un dio splendente.

Se tutto fu costeggiare la parola infinita,

cingerla nella forma dei nostri affanni;

se tutto fu fare polso a un corpo

ogni volta meno corpo.


Tu sei stato la luce nelle ore,

l'ago ardente negli oggetti 

- il calcareo splendore delle pietre,

il nervoso battito delle foglie -.

Finalmente nel tuo esaurirti hai saputo la fiamma.

Per te la notte non sarà a fuoco.



                                         ***


AMBIZIONE


Scomporre il mio nome in questa sera

come l'uccello che si schianta in canto

fino a intonare la sua stessa assenza.


Spezzare i ruvidi nodi della carne

ed essere pura incandescenza

senza motivo né superficie.


Essere per un solo istate - senza termine-

porzione silenziosa del mondo,

voce più lontana della voce.




                 Javier Vicedo Alos  da  Ventanas a ninguna parte - Trad. di A. Bux



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