Sarebbe più giusto definirla giornata dei lavoratori visto che il lavoro è sempre più precarizzato e parcellizzato e sottopagato. O meglio ancora giornata dell'orgoglio dei lavoratori visto che siamo noi con le nostre manine a mandare avanti la carretta. Buona giornata dei lavoratori Frida
Hai detto bene: di lavoro se n'è parlato tanto, specie in questi anni di pandemia, per sottolineare la sua mancanza e i disagi economici e morali che ne sono derivati ( e che ancora non si sono risolti ). Sì, perché oltre ad essere necessario per il nostro sostentamento, il lavoro ci conferisce una visibilità, uno " status" e una dignità senza i quali ci sentiamo come senza " appoggio". Ed è così importante che persino la nostra Costituzione repubblicana ne attesta il valore, facendo del lavoro le fondamenta su cui si poggia. Perciò facciamone un motivo di orgoglio piuttosto che considerarlo ( come talora accade ) " un male necessario"..... Grazie, Alberto, per il tuo intervento.
Nelle mie intenzioni - quando ho postato la vignetta - intendevo strappare un sorriso per l'evidente ( e voluta ) incongruenza , in quanto quello che dei due protagonisti doveva rappresentare il " lavoratore" e che pertanto avrebbe dovuto festeggiare la ricorrenza, in realtà era quello che nei fatti portava sul groppone quello che la festività la magnificava soltanto... I " distinguo " sono venuti dopo. Ma non c'è niente di inutile nelle discussioni. Grazie per l'intervento.
Sarebbe più giusto definirla giornata dei lavoratori visto che il lavoro è sempre più precarizzato e parcellizzato e sottopagato. O meglio ancora giornata dell'orgoglio dei lavoratori visto che siamo noi con le nostre manine a mandare avanti la carretta.
RispondiEliminaBuona giornata dei lavoratori Frida
Hai detto bene: di lavoro se n'è parlato tanto, specie in questi anni di pandemia, per sottolineare la sua mancanza e i disagi economici e morali che ne sono derivati ( e che ancora non si sono risolti ). Sì, perché oltre ad essere necessario per il nostro sostentamento, il lavoro ci conferisce una visibilità, uno " status" e una dignità senza i quali ci sentiamo come senza " appoggio". Ed è così importante che persino la nostra Costituzione repubblicana ne attesta il valore, facendo del lavoro le fondamenta su cui si poggia.
EliminaPerciò facciamone un motivo di orgoglio piuttosto che considerarlo ( come talora accade ) " un male necessario".....
Grazie, Alberto, per il tuo intervento.
Qual è il problema? Il giorno di san Marco si festeggia il mio onomastico! ;-)
RispondiEliminaNelle mie intenzioni - quando ho postato la vignetta - intendevo strappare un sorriso per l'evidente ( e voluta ) incongruenza , in quanto quello che dei due protagonisti doveva rappresentare il " lavoratore" e che pertanto avrebbe dovuto festeggiare la ricorrenza, in realtà era quello che nei fatti portava sul groppone quello che la festività la magnificava soltanto...
RispondiEliminaI " distinguo " sono venuti dopo. Ma non c'è niente di inutile nelle discussioni.
Grazie per l'intervento.