giovedì 19 aprile 2018
PROMETTO DI PERDERTI 3
(...) Dell' amore in genere ho pudore a parlare perché lo considero
tema privato, forse minore, tema leggero, ma qui invece diventa
centrale. Un amore disposto a perdere, capace di vedere nell'
altro ciò che solo chi ama può vedere. Quante volte abbiamo
detto o ci siamo sentiti dire che bisogna amare l'altro per
quello che è, e quante volte abbiamo pensato che questa frase
nasconde una immobilità che chi ama non può accettare. Ecco,
Valeria vedeva un Fabo potenziato, era innamorata di lui per
com'era, ma nello stesso tempo era anche in grado di capire
quali strumenti Fabiano in nuce avesse per superare i suoi
limiti, limiti dovuti all'educazione, alle sofferenze, alle
abitudini. Valeria è una donna forte, talmente tanto che a volte
la decisione finale di Fabiano sembra se non presa da lei, da
lei suggerita o addirittura a lei ispirata. Sembra quasi che
Fabiano abbia deciso di diventare un titano per provare a
giustificare ancora la sua presenza accanto a una donna forte,
sportiva ( Valeria è stata campionessa mondiale di kickboxing)
e piena di vita.Ma stiamo attenti a non trarre facili conclusioni,
facili e codarde perché il pregio del libro sta proprio qui: nel
modo in cui riesce a sciogliere questo nodo.
Immagino non sia stato facile per Valeria raccontare la sua
solitudine, anche prima dell'incidente; immagino non sia stato
facile raccontare una storia d'amore tutto sommato tormentata,
niente affatto lineare, anche e soprattutto prima. Immagino non
sia stato facile raccontare la disperazione delle separazioni e
gli eccessi di Fabiano. Ma ci crediamo perché amore è onestà
e questo è un libro onesto che non ha conosciuto la censura più
odiosa che è quella che si applica ai propri ricordi.
E' il racconto di un amore e di vite normalmente imperfette e
senza troppi giri di parole; è il racconto della solitudine a cui
ti condanna un mondo che accetta solo chi sta bene, chi è
normale, altrimenti ti mette ai margini, ti dimentica. Non ti
considera, ti ignora. Ti fa sentire nessuno, trasparente,
impedito nei movimenti e quindi nei sentimenti.
Questo libro è celebrazione della vita, che in talune condizioni
non può essere definita tale. Questo libro racconta di scelte,
decisioni e percorsi intrapresi in piena coscienza, con una
consapevolezza che può esistere solo se c'è amore, ma amore
imperfetto e per questo vero. (...)
Prefazione di Roberto Saviano al libro Prometto di perderti ( Valeria Imbrogno )
Etichette:
amore,
dolore,
eutanasia,
morte,
Roberto Saviano,
Valeria Imbrogno
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento