lunedì 9 aprile 2018

MAHLER SUL LETTINO DI FREUD 5



(...) I problemi più seri e più gravi di Mahler erano di altra natura.
      Si trattava di un'endocardite maligna,considerata dalla
      medicina dell'epoca sostanzialmente incurabile. Il Maestro si
      rivolse ai più noti specialisti, ma tutte le terapie furono poco
      efficaci. Una volta si affidò alle cure di un celebre pioniere
      della scienza batteriologica il quale,esaltato dalle sue scoperte,
      si rivolse al suo fragile e sensibilissimo paziente dicendogli
      senza alcun riguardo:" Non ho mai visto degli streptococchi
      svilupparsi in una maniera così meravigliosa. Guardi  questi
      filamenti: sembrano alghe marine!". Mahler fu sul punto di
      svenire. Poi morì in un sanatorio di Vienna nel 1911, a
      cinquantuno anni. Ma i dispiaceri di Gustav Mahler non
      terminarono lì. Dall'alto della nuvoletta che il padreterno gli
      aveva assegnato, Mahler vide la moglie trentenne consolarsi
      presto. Corteggiata da numerosi pretendenti, scelse prima il
      compositore Franz Schreker, poi l'ex medico newyorkese del
      marito, poi il biologo Paul Kammerer. Alma andava a ruota
      libera. Mahler dal suo palco celeste era esterrefatto. Poi ci
      mise del suo anche padrigno Carl Moll. Questi commissionò
      all'amico Oskar Kokoschka un ritratto dell'ancora bellissima
      figliastra. Tra il pittore e la sua modella scattò ben presto la
      molla di una folle e morbosa passione. Il celebre quadro
      La sposa del vento  ( del 1914 e noto anche come La Tempesta 
      n.d.r. ) ritrae loro due abbracciati in un vortice di forme e
      colori. Quando Alma lasciò Kokoschka per sposare Walter
      Gropius, la sua antica passione, il pittore diede fuori di matto:
      si fece costruire da un artigiano - attraverso dettagliatissimi
      disegni - un feticcio che riproduceva in maniera precisa il
      volto e il corpo della sua musa. Con quel totem visse per anni.
      Poi una sera - disperato - ubriaco di champagne, spezzò la
      bottiglia vuota sulla testa del suo feticcio , lo gettò nella
      spazzatura e partì soldato - volontario - nella Prima Guerra
      Mondiale. Mahler, dalla sua postazione celeste, quando vide la
      sua ex moglie tradire anche Gropius per il poeta e scrittore
      Franz Werfel, si voltò dall'altra parte - disgustato - e preferì
      lasciare Alma al suo destino. Del resto, a quel piccolo puntino
      laggiù, sperduto nell'universo, aveva dedicato il suo pezzo
      migliore, di fronte al quale neppure Alma avrebbe potuto
      arricciare il suo nasino : Il canto della Terra . Das Lied von de
      Erde. L'ultimo brano di questo struggente,autentico capolavoro
      è Der Abschied : alla Terra, ad Alma, a Freud, a Zemlinsky, a
      Gropius, a tutti quanti, Mahler aveva già messo in musica il
      suo Addio.  (...)


                            


                           Giovanni Iudica   da   Mahler sul lettino di Freud





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