martedì 3 aprile 2018

I DESIDERI DELL'ANIMA 1

 
 
 
"... me dio dos luceros que quando los abro perfecto distingo lo negro del blanco...



LE FIABE COME FARMACO

(...) Le fiabe finiscono dopo dieci pagine, la nostra vita no. Noi
      siamo una collana di parecchi volumi. Nella nostra esistenza,
      se un episodio è una catastrofe,pure ci aspetta un altro episodio
      e poi un altro ancora. Si presentano sempre altre occasioni per
      rimediare,per forgiare la nostra vita nel modo che ci meritiamo
      di viverla. Non perdete tempo  a rimuginare su un fallimento:
      è un maestro migliore del successo. Ascoltate, imparate, andate
      avanti. E' quel che facciamo con questo racconto. Ascoltiamo
      infatti l'antico messaggio: apprendiamo i modelli deterioranti
      per andare avanti con la forza di chi sa intuire le trappole, le
      gabbie e le esche prima di finirci sopra, o dentro.
      Nelle fiabe sono incastonate le idee più infinitamente sagge che
      nel corso dei secoli si sono rifiutate di farsi potare, logorare o
      annientare in quelle reti intessute d'argento che chiamiamo
      storie. Dai tempi in cui si radunavano intorno al primo fuoco,
      gli esseri umani sono stati attratti da storie mistiche. Perché?
      Perché tutte quelle storie additano un unico fatto capitale, e
      cioè che se l'anima nel suo cammino può incespicare o perdersi
      alla fine troverà il suo fulcro ardente, la sua divinità, la sua
      forza, la sua vita, il suo stretto ma divino sentiero di liberazione
    - e non importa se ciò richiederà reiterati tentativi, secondo
      quella strana danza che prevede " due passi avanti e uno
      indietro".
      Che recepiamo una fiaba in base a una modalità culturale,
      cognitivamente, spiritualmente, o in più modi come io sono
      propensa a fare, resta comunque una certezza: le fiabe sono
      sopravvissute ad aggressioni e oppressioni politiche di ogni
      genere, ascese e cadute di grandi civiltà, genocidi e migrazioni
      bibliche per terra e per mare, al di là dei vasti oceani. Sono
      sopravvissute al ragionamento, all'accrescimento, alla censura
      e alla frammentazione. Quanto adamantini, duri e puri come il
      diamante sono - davvero - questi gioielli dalle mille
      sfaccettature! E' questo forse il loro più grande mistero e
      milagro, miracolo: i grandi fatti espressivi, appassionati,
      profondi, pieni di sentimento, di passione e d'anima - in una
      parola soulful , letteralmente " pieni d'anima" - incorporati
      nelle fiabe agiscono esattamente come il rizoma di una pianta,
      la fonte occulta di nutrimento che resta sotterraneamente viva
      anche durante l'inverno quando, al di sopra, la pianta sembra
      morta. L'occulta essenza im- peritura permane, quali che siano
      il tempo e la temperie :questo è il potere della narrazione. (...)


            Clarissa Pinkola  Estés     da    I desideri dell'anima

2 commenti:

  1. Bellissimo questo excursus sulle fiabe, sull'importanza di leggerle ed ascoltarle, sul loro significato recondito per i piccoli ma certo anche per gli adulti, per trovare quel "fulcro ardente", quella pienezza d'anima a cui tutti aspiriamo.
    Grazie infinite!!!

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  2. Come si sarà potuto capire ( anche in questa sede dal numero e dal contenuto dei post ),il mio rapporto con le fiabe ha una storia lunga. Soprattutto da adulta.
    Eh sì perché , se da bambina ( come tutti i bambini di questo mondo ) le fiabe erano un amabile divertimento, solo molto più tardi ne ho conosciuto il valore terapeutico, facendone oggetto di studio.
    E devo dire in " ottima compagnia", soprattutto da parte degli analisti junghiani, che questo argomento hanno trattato e sviscerato( da maestri devo dire ) ormai da molti decenni. ( Fa testo fra tutti Marie- Louise von Franz che - prediletta allieva di Jung- se ne occupò per una gran parte della sua vita e su questo argomento scrisse molto . E approfonditamente.)
    Detto questo,( non so se suonerà al lettore come cosa gradita o una minaccia) non c'è da spettarsi da parte mia che un ulteriore incremento di studio ( e di condivisione ) della materia!
    Perché - e questo s'è capito - l'argomento è di pertinenza più degli adulti che dei i bambini ( o quanto meno, il tipo di fruizione è molto diversa...).
    E grazie a te che mi permetti di intervenire su alcuni post, approfondendo argomenti che mi stanno a cuore.

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