(...) Anche in alcune forme di dipendenza( ad esempio nei confronti
del cibo ) l'iniziale felicità si consuma in fretta e la funzione
adattiva ( contro l'ansia, il dolore, l'angoscia ) si svuota, perde
il suo ruolo causale,ma permette il rituale privato di significato
Nonostante questo, l'inutilità di farvi ricorso non determina l'
interruzione della dipendenza dal cibo.Spesso l'insoddisfazione,
invece di prosciugare, alimenta e aggrava la richiesta. L'
insoddisfazione lega invece di sciogliere, insinua il sospetto che
sia un difetto di quantità ( di cibo, di amore ) a suscitare la
delusione e costringe a mantenere un vincolo in attesa che
giunga la soddisfazione.Restare insieme a una persona che non
si stima è un'inutile e spossante attesa che la persona un tempo
amata dimostri di non essere disprezzabile, per non essere
costretti ad ammettere il proprio fallimento( questa ammissione
diventa tanto più dolorosa quanto più tempo si trascorre in una
condizione di discredito amoroso ). Il desiderio amoroso
trasformato in bisogno esige un appagamento compulsivo che
annienta la scelta e alimenta una insaziabilità che non si può
colmare. La difficoltà di interrompere una dipendenza
amorosa può essere aggravata dalla paura di una sofferenza:
"a volte aver avuto e poi perduto l'amore è peggio che non aver
amato affatto, nel senso che lo stato che segue l'amore può
essere peggiore di quello che lo ha preceduto; ma non per
questo crediamo che i postumi dell'amore provochino sintomi
di astinenza". In conclusione,
se la stima si dissolve, l'amore non può permanere, proprio
come accade in L' Amore ai Tempi del Colera, quando Fermina
Daza disprezza all'improvviso Florentino Ariza girandosi e
guardandolo tra la folla - al mercato - come se capisse o se
vedesse per la prima volta un uomo detestabile e squallido.
L'ostinato innamoramento di Fermina, tenuto in vita da lettere
clandestine, sopravvissuto a pericoli e divieti, si disfa quando
nel volto di lui ella vede un uomo non stimabile ( A malapena
riuscì a pensare " Dio mio, pover'uomo! " ) e lo cancellò dalla
sua vita con un cenno della mano.( G. Màrquez 1985, pag 112 )
Dopo cinquantatré anni, Fermina ama nuovamente Florentino,
ma ciò è possibile perché ella lo vede con occhi diversi.
Non si può parlare nel suo caso di coincidenza: Fermina smette
di amare Florentino quando lo ritiene non stimabile, e solo
quando smette di considerarlo tale lo lascia avvicinare, e può
amarlo per il resto della sua vita . (...)
Chiara Lalli da Articolo inedito
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