domenica 22 aprile 2018

I PESCI NON CHIUDONO GLI OCCHI

 
 
 

                            Scintillava dentro, mi visitava il vuoto e me lo illuminava...



(...) Gratitudine.
      Non ne provavo, però amore sì. Chiamo così degli indizi di una
      parola che si andava formando: le sue mani che avevano tenuto
      la mia faccia ferma per il pubblico bacio e la mia ubbidienza,
      l'effetto di guarigione svelta delle ferite, la scoperta emotiva
      della bellezza. Capivo all'indietro quello che succedeva dentro
      i libri, quando uno si accorge della specialità di un'altra
      persona e concentra su quella l'esclusiva della sua attenzione.
      Capivo l'esigenza di isolarsi, starsene in due a parlare fitto.
      Non c'entrava per me il desiderio, quell'amore chiudeva con
      l'infanzia, ma non smuoveva ancora nessun muscolo degli
      abbracci. Scintillava dentro, mi visitava il vuoto e me lo
      illuminava.
      Restammo fino all'ora dell'ombra. Prima delle partenze si usa
      scambiarsi gli indirizzi, promettersi di scrivere.
      Ci dicemmo noi no.
     " Non ci trasciniamo dentro una promessa che poi tradiremo.Lo
       sappiamo che non ci rivedremo. E se capiterà, saremo 
       differenti e non ci riconosceremo. Cambierai forma e voce, gli
       occhi di pesce no, forse ti potrò riconoscere da quelli. Adesso
       andiamo a casa, poi stiamo insieme per l'ultima sera".
      " Parti domani? "
      " Sì."
       Oggi so che quell'amore pulcino conteneva tutti gli addii 
       seguenti. Nessuna si sarebbe fermata, non avrei conosciuto le
       nozze, niente fianco a fianco  davanti a un terzo che domanda:
      " Vuoi tu? "
        L' amore sarebbe stato una fermata breve tra gli isolamenti.
        Oggi penso a un tempo finale in comune con una donna, con
        la quale coincidere come fanno le rime, in fin di parola. (...)


              Erri De Luca   da    I pesci non chiudono gli occhi
          

2 commenti:

  1. "l'amore sarebbe stato come una fermata breve tra gli isolamenti. Oggi..." è diventato così attrattivo l'isolamento pur nel rimpianto di un rapporto amoroso.

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  2. Se ti ricordi, seguendo le orme di un autore che ami tanto , Eugenio Borgna, io avevo discusso qui - oltre un anno fa - della differenza tra solitudine e isolamento, sottolineando che, mentre la solitudine è creativa e in qualche modo non ci stacca mai dal mondo e dai rapporti, l'isolamento va in direzione della chiusura e della depressione. In una parola, in ciò che non è caratteristico dell'uomo che è - per antonomasia - " un animale socievole".
    Purtroppo oggi l'isolamento ( e non la solitudine ) stanno prendendo piede nella società, nonostante le " presenze virtuali " che poi si rivelano essere illusorie e non leniscono il nostro disagio esistenziale.
    Che però questo isolamento che ci fa sentire sempre più soli dentro( anche se si è in gruppo - o proprio per quello - ) sia " attrattivo" non mi pare. Mi sembra piuttosto una tendenza " subita " di cui a volte le persone non si rendono neanche conto, che un modo di vivere liberamente scelto e consapevole. E di conseguenza anche " Il rapporto" per eccellenza, cioè l'amore, quello che dovrebbe aprire e illuminare l'anima, riempendo la vita di significato, risente di queste illusioni o di false certezze pur rimanendo vivo nell' aspirazione, nel " tendere a...".
    ( chi non vorrebbe innamorarsi? ).

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