giovedì 19 aprile 2018

PROMETTO DI PERDERTI 1

 
 

                        " Sei nato selvaggio un tempo. Non lasciarti addomesticare"  V.I.


(...) Quando Simona Voglino e Valeria Imbrogno mi hanno chiesto
      di scrivere l'introduzione a Prometto di perderti, credevo di
      sapere su Fabiano Antoniani tutto ciò che servisse a descrivere
      un libro che, in prima istanza, - questo immaginavo - doveva
      raccontare il loro contributo all'introduzione dell' eutanasia in
      Italia e quello decisivo all'approvazione del testamento
      biologico:battaglie radicali, pannelliane, battaglie vissute sulla
      propria pelle, fatte di dolore, cicatrici, sensi di colpa, coraggio
      e orgoglio.
      Mi sbagliavo. Mi sbagliavo perché il libro che state per leggere
      è un libro che parla d'amore e di vita più che di politica e
      battaglie civili.
      Come è possibile? vi starete domandando. Come è possibile? è
      la domanda che a ogni pagina - mentre leggevo - mi ponevo
      anch'io. Eppure,  a ben pensarci, è la cosa più naturale che
      esista: non c'è battaglia senza vita e non c'è consapevolezza
      nella scelta senza condivisione e, soprattutto, senza amore.
      Quelle che state per leggere sono pagine piene di vita e amore,
      ma vita e amore veri, cioè imperfetti, incoerenti, schizofrenici,
      sofferenti, egoisti, incazzati, impulsivi, incomprensibili,
      ingiustificabili. Quelle che state per leggere sono pagine in cui,
      nonostante le peculiarità di ciascuno, è possibile riconoscersi.
      Ero convinto di trovarmi di fronte una storia dura, granitica,
      di quelle che fanno sentire piccolo piccolo chi legge, quasi
      insignificante di fronte alle sofferenze patite e all'importanza
      delle scelte altrui, e invece mi sono immerso in una storia che
      potrebbe essere quella di ciascuno di noi. In queste pagine ho
      conosciuto Valeria, Valeria che a Fabo non ha prestato solo
      la voce nei suoi ultimi mesi di vita perché lui potesse
      comunicare con noi; Valeria, che a Fabo ha dato molto di più,
      decidendo talvolta da sola nei momenti di profonda desolazione
      e sconforto. E' stato importante per me leggere la versione di
      Valeria, perché è quella parte della storia che - di solito -
      uscito di scena " il protagonista " tende a passare in secondo
      piano, a restare privata mentre invece ha più di una ragione
      per diventare pubblica. (...)


 Prefazione   di Roberto Saviano al libro Prometto di perderti ( Valeria Imbrogno)

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