Heiniken - Pastorale per la notte di Natale
La tristezza di questi natali
Signore, ti muova a pietà.
Luminarie a fiumane,
ghirlande di false costellazioni
oscurano il cielo di tutta la città.
Nessuno più appare all'orizzonte :
nulla che indichi l'incontro con la carovana del Pellegrino;
non uno che dica in tutto l'Occidente
" Nel mio albergo, sì, c' è posto! ".
Non un segno di cercare oltre,
un segno che almeno qualcuno creda,
uno che attenda ancora colui che deve venire...
Non attendiamo più nessuno!
Tutto è immoto, pur se dentro un inarrestabile vortice !
E' così - è Destino - più non ci sono ritorni,
né ricorsi: è inutile che vanga!
Tale è questa civiltà gravida del Nulla!
Ora tu, anche se illuso di credere
e figlio dell'ateo Occidente, segui pure la tua stella
- così è gridato per tutta la città dai vessilli -
segui, dico, la stella e troverai cornucopie vomitare leccornie,
o non altro che spiritati manichini di mode folli in volo dalle vetrine...
Poiché è falso questo tuo donare ( è Natale! ),
falso persino stringerci la mano avanti la Comunione,
e trovarci assiepati nella Notte a cantare " Gloria nei cieli..."
Un amaro riso di angeli obnubila lo sfavillìo dei nostri presepi,
Francesco cantore di perfette, tragiche letizie :
pure se un Dio continuerà a nascere,
a irrompere da insospettati recessi :
là dove umanità alligna ancora silenziosa e desolata:
dal sorriso forse di un fanciullo della casba di Daccà o a Calcutta...
Nessuno conosce la solitudine come il Dio del Cristo:
un Dio che meno di tutti può vivere solo!
Certo verrà, continuerà a venire,
a nascere, ma altrove,
altrove...
David Maria Turoldo da Il sapore del pane
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