domenica 5 dicembre 2021

LE CREPE DI FRANCA



                                                    Alberto Burri -  Il grande nero cretto




A volte salta il laccio

che tiene l'organo drizzato

scoppia la piena

e vene e gola e occhi

non bastano al sangue

e occorrerebbe una penna

e carta, carta tanta

carta che asciughi il troppo,

da farne una palla

da poter scartare

a scoppiettare nel fuoco

capace di cancellare.



                                               ***


Sono solo ombre

sono loro che si dicono.

Loro si dicono

con il loro muoversi

che mi vuole ferma, di qui

e non tra quelli

che devono aver già capito

e hanno cambiato

in vita il taciuto.



                                          ***


Ma è troppo lunga la corsa

ed è così fondo il fondo

che neanche si sa ed è tremendo

il brivido da passare

ma anche questa volta

non potrò non farlo

per un possibile che ora,

ora neanche so quale

mi chiama lui

continua lui a tentarmi.



                                              ***


Che luce la luce.

La luce, quanta,

ma tanta, che orba

mi hanno tenuto e tutto,

ma tutto, per lei

mi è sparito.

Solo lei, la luce,

il vuoto lo ha riempito.



                                            ***


C'è regalo più grande?

Vivere il senza

con o senza male.

Bisogno c'è stato tolto

da una qualche grazia

ma non cancellato.

Di più, di più mi ha dato

che non lo vorrei più ciò

che mi è tanto mancato

in un possibile sdegnoso

che a perdere mi hanno insegnato

se mi chiedo :

 che sia il perdere

il  mio più grande guadagno?




                      Franca Grisoni    da   Le crepe



2 commenti:

  1. Davvero molto carine con questi percorsi così percorsi

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  2. Accidentati , direi e che stravolgono il comune senso dl sentire e il giudizio : " Che sia il perdere il mio più grande guadagno? "

    Ma quando mai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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