Alberto Burri - Il grande nero cretto
A volte salta il laccio
che tiene l'organo drizzato
scoppia la piena
e vene e gola e occhi
non bastano al sangue
e occorrerebbe una penna
e carta, carta tanta
carta che asciughi il troppo,
da farne una palla
da poter scartare
a scoppiettare nel fuoco
capace di cancellare.
***
Sono solo ombre
sono loro che si dicono.
Loro si dicono
con il loro muoversi
che mi vuole ferma, di qui
e non tra quelli
che devono aver già capito
e hanno cambiato
in vita il taciuto.
***
Ma è troppo lunga la corsa
ed è così fondo il fondo
che neanche si sa ed è tremendo
il brivido da passare
ma anche questa volta
non potrò non farlo
per un possibile che ora,
ora neanche so quale
mi chiama lui
continua lui a tentarmi.
***
Che luce la luce.
La luce, quanta,
ma tanta, che orba
mi hanno tenuto e tutto,
ma tutto, per lei
mi è sparito.
Solo lei, la luce,
il vuoto lo ha riempito.
***
C'è regalo più grande?
Vivere il senza
con o senza male.
Bisogno c'è stato tolto
da una qualche grazia
ma non cancellato.
Di più, di più mi ha dato
che non lo vorrei più ciò
che mi è tanto mancato
in un possibile sdegnoso
che a perdere mi hanno insegnato
se mi chiedo :
che sia il perdere
il mio più grande guadagno?
Franca Grisoni da Le crepe
Davvero molto carine con questi percorsi così percorsi
RispondiElimina☺
Accidentati , direi e che stravolgono il comune senso dl sentire e il giudizio : " Che sia il perdere il mio più grande guadagno? "
RispondiEliminaMa quando mai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!