sabato 18 dicembre 2021

POESIE PER IL RISVEGLIO ( Sabato )

 


                                                       Fosse sempre il tempo che non è...







VENTUN SETTEMBRE

Fosse sempre Domenica mattina
per scambiarci un segno nella fretta
e ricordare col sorriso di un bambino
che il corpo di Cristo è altra cosa.

Fosse sempre luglio per lasciare la città
e tornare alle origini oppure agosto
per stare fermi a guardare una stella
e un altro desiderio passare.

Fosse sempre il tempo che non è
quello delle bandiere appese sui balconi
come a un filo di speranza, in Italia
come in Siria, anche quando fuori piove.

Fosse stato tutto questo, oggi sarei
andato al mare, avrei preso una birra
e sarei rimasto steso al sole, senza chiedermi
perché di pace si scrive e non si vive.


                                            ***

INCANTO

Ogni notte ti conto
le cost ( ol ) e, segnando
il limite dei sogni
con le dita.

----------------------Distesa
hai il sorriso di chi
è felice del profilo
della sua ombra, il respiro
di chi è già altrove.

E ogni notte racconto
le fiabe all'interno del tempio
dove il tuo cuore aspetta
che le mani accostino
le tende alle finestre,
luce bassa per nasconderci
voce bassa per affinare il canto.


                                                 ***

UN LUOGO SOLTANTO

Con l'aria di chi non va
da nessuna parte
percorro a ritroso i miei anni,
cercandone il senso
nelle vecchie parole,
nei frammenti di storie
che ancora scheggiano 
i pensieri. A  ogni passo 
un respiro e a ogni sospiro
un sorriso di quest'alba
che continua a far luce
in un luogo soltanto.


                                           ***

NEL NOME DEL PADRE

La chiesa della prima comunione
e fuori gli alberi, a cambiare il colore
tra le ostie sconsacrate
e il vino, per noi versato.

Il prete, sepolto dietro l'ulivo
del convento, ha lasciato le impronte
sull'altare dei miei anni,
mentre il suo Cristo
a denti stretti taceva ogni male.

E' la chiesa del Caputi, quella
di quando ero bambino
sognavo storie di fantasmi,
scheletri e messe nere.

Era il tempo della mietitura,
delle ristocce accese e di quelle cose
che ancora non sapevo,
quando il mio cristo
pronunciato a denti stretti
nel buio faceva quasi male.


                                         ***

STELLE

Milano è calda
odora di cemento
e nuvole disperse,
Poco più in là, di notte,
le stelle.
Ma ci vogliono
un altro cielo
e altri pensieri
per poterle vedere.
Si nascondono - hai detto -
per non essere colpite,
per non cadere ai nostri piedi
a realizzare i sogni
che fanno più paura.



               Marco Annichiarico   da    Poesie per il risveglio



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