( ...) La loro storia, perlopiù a distanza, durerà fino al 1940. A testimoniarla ci sono circa 300 lettere in cui lui mette il cuore ai suoi piedi, mentre della Divina non è rimasto quasi nulla e non solo perché lei preferiva parlare al telefono. Si dice che la sua fosse una vera e propria dipendenza, tanto che nel 2003, in Germania, è stato pubblicato un libro degli indirizzi,un' agendina che ricostruisce l'enorme galassia di relazioni e rapporti della diva : familiari, amici, conoscenti che venivano chiamati a qualunque ora, anche di notte, soprattutto con il passare degli anni, quando la Dietrich si ritirò in un isolamento sempre più impenetrabile . (...)
Eric Maria Remarque & Marlene Dietrich (Dimmi che mi ami - Testimonianze di una passione . Trad. di C. Mainoldi )
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