La solitudine è un animale selvaggio che cerca compagnia...
Vogliamo imparare in due giorni
una lingua millenaria
che solo gli alberi conoscono:
lasciarsi cullare dall'aria
mentre le foglie dicono " me ne vado"
e le radici " resto qui".
***
ORIGINE
Un deserto di giorno è un deserto:
qualcosa di molto simile all'amore,
quella grandezza di assenza senza limiti.
Immaginare la sua fine ci disorienta,
come il cieco il bagliore di un fiammifero.
Anche un deserto di notte è un deserto:
ma non vedere il vuoto ci conforta,
voglio dire che la solitudine
è un animale selvaggio che cerca compagnia.
E' lo stesso con tutto ciò che ha fine,
anche se talvolta sembrava eterno.
Così è nata, da lì viene la tenerezza.
***
A volte ritorniamo sulle pagine
dove una volta siamo stati felici.
E' facile come lasciare che corrano
all'indietro tra le dita,
tornare ai segni che abbiamo lasciato,
a quelle brevi note con cui
volevamo indicare ad un altro lettore
che proprio lì doveva fermarsi.
Basta cercarle per vedere
che non sono più le stesse :
qualcosa è cambiato in questo breve
intervallo in cui ce ne siamo andati.
Tornare è un altro modo di misurare
la grandezza incerta della ferita.
Alfonso Brezmes da Quando non ci sono ( Trad. di M.A. Barbonetti )
Sfogliare a ritroso le pagine dei ricordi, accorgersi che comunque qualcosa è cambiato, è andato perso e che non sarebbero più riproponibili gli stessi momenti. Non ci si bagna due volte nella stessa acqua anche nel fiume della vita.
RispondiEliminaE' una " legge " che vale per tutti: ognuno di noi si volge talora a ricordare i passati periodi felici, forse anche per esorcizzare un presente che non ci soddisfa. Del resto noi siamo quello che siamo in virtù della nostra storia, e dunque è umano che questo accada. E anche giusto. L'importante è non vivere di ricordi e di nostalgie.
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