giovedì 2 dicembre 2021

LA TEMPESTA DI EMILY


                                                         Giorgione - The tempest ( détail )






Con un suono di corno

il vento arrivò, scosse l'erba;

un verde brivido diaccio

così sinistro passò nel caldo

che sbarrammo le porte e le finestre

quasi entrasse uno spettro di smeraldo:

e fu certo l'elettrico

segnale del Giudizio.

Una bizzarra turba di ansimanti

alberi, siepi alla deriva

e case in fuga nei fiumi

è ciò che videro i vivi.

Tocchi del campanile desolato

mulinavano le ultime nuove.

Quanto può giungere,

quanto può andarsene

in un mondo che non si muove!



                      Emily  Dickinson    Trad. di . E. Montale



2 commenti:

  1. Adoro Emily Dickinson e, non so perché, me la immagino sempre alla finestra intenta a guardar fuori e a cogliere ogni minimo dettaglio che sarà poi materia dei suoi componimenti

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  2. Di Emily non c'è molto da dire che non sia già stato detto, tuttavia è bella questa tua visione - interpretazione di questa grande poeta che non amava certo la mondanità : questo è uno dei motivi che fa di lei una perfetta interprete della natura e del sentimenti semplici ma nello stesso tempo profondi ad essa collegati.

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