La mia lingua si mosse, un cardine che ruota e si distende.
Le dissi : " Che ne sarà di noi?"
E come acqua scordata in un pozzo si scrolla
a un'esplosione mattutina
o una crepa fila al culmine del tetto,
lei cominciò a parlare.
" Credo che la nostra essenza sia destinata a cambiare.
Cani assediati. Regressi al rango di sauri. Vite formicolanti.
Salvo che il perdono trovi nerbo e voce,
salvo che l'albero elmato e sanguinante
rinverdisca e apra gemme come pugni di infanti,
e il magma infetto covi
ninfe splendenti... La mia gente pensa ai soldi
e parla del tempo. Trivelle cullano il suo avvenire
su singoli avidi steli. Il silenzio
si è addensato nelle eco - sonde dei pescherecci.
La terra su cui a lungo abbiamo posato l'orecchio
è spellata o callosa, nelle sue viscere
bivacca un presagio sacrilego.
La nostra isola è piena di rumori sconsolati ".
Seamus Heaney Trad. di Sonzogni - Guzzo
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