Anima sempre devota...
" In questa raccolta di Francesca Fiorentin, tutto è calibrato : nessun eccesso creativo, nessuna esibizione, nessun trascinamento lirico. Eccola l'esistenza e il mondo che irrompono in una quotidianità per certi aspetti furiosa e l'unica arma per l'autrice è affidarsi in qualche modo alla parola che accoglie inesorabilmente ciò che è, senza sconti e senza illusioni curative. Ciò che viene fuori da questa pagine di emotività sconnessa - alla fine - è un ritratto non meno folle della realtà, e la sofferenza che inquina la scrittura, non placa l'inquietudine, ma l'accentua. Ci si sente perseguitati, ma il dilemma è se in ogni caso non si faccia il gioco dei persecutori, considerando la scelta di partecipare volutamente a questo gioco da cui non si ha il coraggio di sottrarsi. " ( B. Vincenzi )
Una vera donna
pensa a tutto per tenere in piedi una relazione
dalla capacità di estorcere i sì
alla capacità di trasformare o no in fiction d'amore.
porta avanti un percorso con una direzione e una velocità
adatta
al traino di molti pesi
bue sarebbe
se non fosse per le belle sembianze
e la capacità di dare senso a due vite.
Anima sempre devota.
***
Umano è conservare pietre radioattive
presso il giardino dei cipressi
terrapieno del mio argine di socialità
e le virtù della comprensione
che un dio muto
insegnò di fronte agli orrori.
***
Oggetto sterminato
furiosamente mondo
in ogni angolo uguale
ti chiudo dietro la mia porta
il paese dell'anima è qui con me
unica opposizione possibile.
***
Corpo carta che assorbe
macchie di petrolio della cultura
la pompa carica di benzina nell'orecchio :
ascolta, non parlare
se parli, se scrivi la prima persona singolare
tagli il vento
e il turbine di voci come un fischio infligge
il suo gorgo vorace di voler dire tutto
il dire niente.
***
Si dilapidino le energie della tua furbizia
per perdita di memoria
ideatore di malintesi.
Per metà vivi come racconti
per metà sei tu mezzo e sei tu fine
di una grande bolla in corsa casuale e impazzita
che imprigiona noi, per essere tu- mai.
Francesca Fiorentin da Carcere della terrestrità
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