mercoledì 1 dicembre 2021

CHINATI, TI DEVO SUSSURRARE...

 


                                                                          Quel vuoto è tuo...




Chinati, ti devo sussurrare all'orecchio qualcosa:

per tutto io sono grato, per un osso

di pollo come per lo stridìo delle forbici che già un vuoto

ritagliano per me, perché  quel vuoto è Tuo.

Non importa se è nero. E non importa

se in esso non c'è mano, e non c'è viso, né il suo ovale.

La cosa quanto più è invisibile, tanto più è certo

che sulla terra è esistita una volta,

e quindi tanto più essa è dovunque.

Sei stato il primo a cui è accaduto, vero?

E può tenersi a un chiodo solamente

ciò che in due parti uguali non si può dividere.

Io sono stato a Roma. Inondato di luce. Come

può soltanto sognare un frammento! Una dracma d'oro

è rimasta sopra la mia retina.

Basta per tutta la lunghezza della tenebra.




                  Josif Brodskij   da    Poesie italiane ( Trad. di Buttafava e Vitale )



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