lunedì 20 dicembre 2021

DI GENNAIO, DI NOTTE...

 


                                     Camille Pissarro - Castagni a Louveciennes, 1871




Di Gennaio, di notte,

quando lungo le sue vene lo spazio

trepida per un vento inesauribile, ravviva

negli alberi speranze ancora vane

e li svegli a una vita ancora incerta,

troppo remora oltre le cime

ed oltre le radici;


nei giorni incerti al crocevia del tempo

nelle ore dopo la passione quando

anche il dolore ha fine

e l'anima si tiene appena

che non frani nel suo vuoto

e si chiede stupita più che ansiosa

s'è quella l'agonia ch'è in ogni inizio

o il termine, il termine di tutto,


e accade che qualcuno

per certezza, per afferrarsi a un segno

mormori il suo fra i nomi dei suoi cari

ed è strano come murare lapidi

su case per memoria d'un passaggio,

d'una sosta nel transitare eterno,


viso di molta amata un tempo

che tra pagine e pagine del libro

sfogliato senza termine degli anni

hai la pace che dà l'essere fiochi

e spenti sotto la crudele patina

qualcuno soffia nelle tue fattezze,

t'eccita, ti richiama al mio tormento

quale fosti d'età in età, puerile,

puerile sotto nuvole di marzo,

giovinetta sgusciata da anni informi

tra infanzie e pubertà, donna nel vento.

Frattanto siamo divenuti grigi.


Esco, guardo addossato ai muri alti

la mia patria ventosa e montuosa,

prendo fiato, poi seguo la via crucis.




                               Mario  Luzi      da     Tutte le poesie



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