Peter Wever - Abbraccio
(...) Ciò che riusciamo a conquistare attraverso i nostri progetti e i nostri sforzi non è ciò che ci dona la più grande gioia. Dal merito provengono le soddisfazioni, ma non sempre le emozioni e i legami umani migliori. Non basta fare, occorre anche salvarsi da ciò che si fa, e con ciò anche salvare ciò che si fa, perché il fare non resti non fatto. E' la differenza fra una modalità di fare - proprio il mondo che decide di " servirsi della vita" e quella che decide di " servire la vita", in modo che essa sia generativa per tutti.( M. Recalcati - "Critica alla ragione psicanalitica " , n.d.r. ). La differenza è sostanziale e decide l'intensità di un'intera esistenza nelle infinite variazioni del suo esprimersi e attuarsi. Da una parte vi è la tendenza a trattare la vita come un serbatoio di risorse, dall'altra, quella a considerare la vita come un dono da condividere. (...)
Questo giorno che ho perso
ed ero nell'esilio
dentro panni che non erano miei
e scarpe che mi disagiavano
e tasche che non riconoscevo
e correvo puntuale
senza neanche un dono
per nessuno. Solo un vuoto, corto
respirare. A conferma che nel disamore
il fare anche se fai, resta non fatto.
( Mariangela Gualtieri - Quando non morivo )
Isabella Guanzini da Filosofia della gioia ( Una cura per le malinconie del presente )
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