" Tutte le cose che oggi si credono antichissime, furono nuove un tempo". ( P.C. Tacito )
Dopo ogni guerra c'è chi deve ripulire.
In fondo un po' d'ordine
da solo non si fa.
C'è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.
C'è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.
C'è chi deve trascinare una trave
per puntellare un muro,
c'è chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.
Non è fotogenico
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un'altra guerra.
Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.
C'è chi con la scopa in mano
ricorda ancora com'era.
C'è chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.
Ma presto gli gireranno intorno altri
che ne saranno annoiati.
C'è chi talvolta
dissotterrerà da sotto un cespuglio
argomenti corrosi dalla ruggine
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.
Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.
Sull'erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c'è chi deve starsene disteso
con la spiga tra i denti
perso a fissare le nuvole.
Wislawa Szymborska da Elogio dei sogni ( trad. P. Marchesani)
Ogni fine presuppone un nuovo inizio. Così è anche per il tempo: per un anno che finisce, ce n'è subito uno che lo rimpiazza.
Per l'anno a venire, il mio Augurio è che siate fra quelli che se ne staranno - con una spiga fra i denti - a fissare le nuvole.
frida
Bellissima poesia e bellissimo augurio.
RispondiEliminaMa se c'è macerie da rimettere in piedi, non riesco a stare sdraiato neppure quando dovrei. Nascere fessi è un'onore, ma ha un prezzo da pagare.
Buon nuovo annissimo.
Ogni cosa che vale ha un prezzo e se c'è da pagare... pagheremo ( come abbiamo sempre fatto! )
RispondiEliminaMa con la fronte alta e la coscienza a posto....E più per noi stessi che per gli altri.
Ti Auguro l'Anno Migliore, mio carissimo amico.
Con apparente indifferenza per l'orrore, Wislawa ci racconta cosa succede quando le telecamere/spettacolo si sono spente e incomincia lo sforzo ricostruttivo. Un lungo percorso tra cadaveri, mura diroccate e molle di divani letto che spuntano tra la macerie. Le maniche, ripetutamente rimboccate, ormai a brandelli prepareranno un mondo nuovo in cui si possa vivere con serenità senza dimenticare.
RispondiEliminaGrazie per questo augurio/monito, cara Frida. Grazie di portare avanti la fiaccola della poesia in un mondo sempre più pieno di macerie di bellezza. Ti auguro gioia, se possibile, ma soprattutto serenità e la tenacia di vivere/proporre panorami colmi di armonia.
Grazie infinite per questo commento pieno di poesia : il mio augurio non voleva essere un'incitazione all'indifferenza e un dimenticarsi di tutto quello che al mondo c'è da fare anche col nostro contributo personale ( ma credo s'era capito! ); era un augurio all'armonia e alla serenità e a recuperare quella " leggera" distanza emotiva che ci fa vedere più chiaro fuori e dentro di noi e che finisce col ristabilire gli equilibri a volte incrinati ( come giustamente hai rilevato...).
RispondiEliminaGrazie e Auguri ancora a tutti per un Anno che sia veramente... di cuore!