lunedì 27 dicembre 2021

POESIE E CANZONI DI BRECHT

 


                                                          La notte più lunga, eterna non è...





PIACERI


Il primo sguardo dalla finestra al mattino

il vecchio libro ritrovato

volti entusiasti

neve, il mutare delle stagioni

il giornale

il cane

la dialettica

fare la doccia, nuotare

musica antica

scarpe comode

capire

musica moderna

scrivere, piantare

viaggiare

cantare

essere gentili.



                                           ***


CONTRO LA SEDUZIONE


Non vi fate sedurre:

non esiste ritorno.

Il giorno sta alle porte,

già è qui vento di notte,

altro mattino non verrà.


Non vi lasciate illudere

che è poco, la vita.

Bevetela a grandi sorsi,

non vi sarà bastata

quando dovrete perderla.


Non vi date conforto:

vi resta poco tempo.

Chi è disfatto, marcisca.

La vita è la più grande:

nulla sarà più vostro.


Non vi fate sedurre 

da schiavitù e da piaghe.

Che cosa vi può ancora spaventare?

Morite con tutte le bestie

e non c'è niente, dopo.



                                                   ***


A COLORO CHE VERRANNO


Veramente, vivo in tempi bui!

La parola disinvolta è folle. Una fronte liscia

indica insensibilità. Colui che ride

probabilmente non ha ancora ricevuto

la terribile notizia.


Che tempi sono questi in cui

un discorso sugli alberi è quasi un reato

perché comprende il tacere su così tanti crimini!

Quello lì che sta tranquillamente attraversando la strada

forse non è più raggiungibile per i suoi amici

che soffrono?


E' vero : mi guadagno ancora da vivere

ma credetemi : è un puro caso. Niente

di ciò che faccio mi dà il diritto di saziarmi.

Per caso sono stato risparmiato ( Quando cessa la mia fortuna sono perso ).


Mi dicono : mangia e bevi! Accontentati perché hai!

Ma come posso mangiare e bere

 se ciò che mangio lo strappo a chi ha fame, e

il mio bicchiere di acqua manca a chi ha sete?

Eppure mangio e bevo.


Mi piacerebbe anche essere saggio.

Nei vecchi libri scrivono cosa vuol dire saggio :

tenersi fuori dai guai del mondo e passare

il breve periodo senza paura.


Anche fare a meno della violenza

ripagare il male con il bene

non esaudire i propri desideri, ma dimenticare

questo è ritenuto saggio.

Tutto questo non mi riesce:

veramente, vivo in tempi bui!


Voi, che emergerete dalla marea

nella quale noi siamo annegati

ricordate

quando parlate delle nostre debolezze

anche i tempi bui

ai quali voi siete scampati.


Camminavamo, cambiando più spesso i paesi delle scarpe,

attraverso le guerre delle classi, disperati

quando c'era solo ingiustizia e nessuna rivolta.


Eppure sappiamo:

anche l'odio verso la bassezza

distorce i tratti del viso.

Anche l'ira per le ingiustizie

rende la voce rauca. Ah, noi

che volevamo preparare il terreno per la gentilezza,

noi non potevamo essere gentili.


Ma voi, quando sarò venuto il momento

in cui l'uomo sarà amico dell'uomo,

ricordate noi

con indulgenza.




               Bertold  Brecht   da     Poesie e canzoni ( trad. Leiser - Fortini )



2 commenti:

  1. Bellissimo e, purtroppo, sempre attuale
    purtroppo

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  2. Vero.
    E mi è piaciuto postare le poesie di questo autore proprio negli attuali giorni di festa, per ricordare che - dietro la cortina labile di tutti gli eccessi che possiamo vedere - c'è tanta ( troppa! ) gente che arranca per vivere, senza risorse materiali e senza giustizia.

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