giovedì 28 aprile 2022

LA TEMPESTA DI PRIMAVERA

 


                                                            Giorgione -  La tempesta



La tempesta di primavera ha sconvolto

l'ombrello del salice,

al turbine d'aprile

s'è impigliato nell'orto il vello d'oro

che nasconde i miei morti,

i miei cani fidati, le mie vecchie

serve - quanti da allora

( quando il salice era biondo e io ne stroncavo

le anella con la fionda ) son calati,

vivi, nel trabocchetto. La tempesta

li riunirà certo sotto quel tetto

di prima, ma lontano, più lontano

di questa terra folgorata dove

bollono calca e sangue nell'impronta

del piede umano. Fuma il ramaiolo

in cucina, un suo tondo di riflessi

accentra i volti ossuti, i musi aguzzi

e li protegge in fondo la magnolia

se un soffio ve la getta. La tempesta

primaverile scuote d'un latrato

di fedeltà la mia arca, o perduti.




                       Eugenio  Montale   da   Tutte le poesie



Nessun commento:

Posta un commento