mercoledì 6 aprile 2022

A OGNUNO LA SUA GUERRA ...

 

.... che prima o poi ci aspetta tutti al varco col suo carico di sofferenza, di crudeltà e di morte che sono sempre gli stessi...



                                                              Dalla guerra in Afghanistan



Dopo lo sdegno, il pianto, lo spavento

del cielo e della terra

dopo le parole solidali, le promesse

di bocche ben nutrite

il mondo sta a guardare. Dopo il pianto

la rabbia nel dolore

dopo i bambini separati

e persi, dopo gli andati, dopo

chi è rimasto, si domanda il da farsi

l'occidente. Dopo l'ultimo volo del ragazzo

che avrebbe avuto la vita davanti

e l'ha lasciata indietro

a precipizio caduta dall'ala

come cencio nel vento.



                                                  ***


Popolo in fuga non ha

terra promessa. Dopo l'assalto

e dopo la caduta

sotto i colpi precisi del terrore

dopo lo scempio a strappo delle viscere

resta un avanzo molle

alla resa dei conti.

Dopo aver detto

ciò che si doveva a questa parte

il cuore spaesato, fuorimondo

guarda se stesso incerto

per il tempo scaduto.



                                          ***


Le cene si spartiscono la Terra

meglio davanti al mare

sotto un cielo velato come donne afghane.

Una tovaglia a scacchi per il pane

sul tavolo, un sorso per la vita

e per la morte. Tocca a chi tocca

la prima mossa.



                                                ***


Di venerdì raccolta la preghiera

come non fosse guerra, occupazione.

Religioso silenzio genuflesso

dei mitra. Dopo gli spari al cielo

e sulla folla, dopo la scia di sangue

sulle nuvole. Dopo la dispersione

dei ventiquattro mesi di Malika

ricomposti contati gli avanzi

con l'aiuto di dio.



        Maria Gabriella Canfarelli  da   I giorni dopo ( Dalla raccolta inedita  " Dalla fossa terrestre " )



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