Sei il mio sogno senza sogni...
CORPO STELLARE
Mi segui come un pensiero, sei un pensiero
che non devo nemmeno pensare, come un brivido
mi strini piano la pelle, muovi gli occhi
verso un punto chiaro di luce. Sei un ricordo
perduto e luminoso, sei il mio sogno
senza sogni e senza ricordi, la porta che chiude
e apre sulla corrente di un fiume impetuoso. Sei una
cosa
che nessuna parola può dire e che in ogni parola
risuona come l'eco di un lento respiro, sei il mio vento
di foglie e primavere; la voce chiama
da un posto che non so e riconosco e che è mio.
Sei l'ululato di un lupo, la voce del cervo vivo
e ferito a morte. Il mio corpo stellare.
***
SABBIA
Tu non lo sai, ma io spesso mi sveglio di notte,
rimango a lungo sdraiato nel buio
e ti ascolto dormire lì accanto, come un cane
sulla riva di un'acqua lenta da cui salgono
ombre e riflessi, farfalle silenziose.
Stanotte parlavi nel sonno
con dei lamenti quasi, dicendo di un muro
troppo alto per scendere sotto, verso il mare
che tu sola vedevi, lontano splendente.
Per gioco ti ho mormorato di stare tranquilla,
non era poi così alto, potevamo anche farcela.
Tu hai chiesto
se in basso ci fosse sabbia ad aspettarci,
o roccia nera.
Sabbia , ho risposto, sabbia. E nel tuo sogno
forse ci siamo tuffati.
***
LE COSE DEGLI OCCHI
Che cosa dicono gli occhi, cosa possono dire
le cose che le parole non riescono ad esprimere
luce dell'aria e dell'acqua
vento che si smarrisce, s'incunea per valli e pianure
l'apertura dei tempi, quello che fugge e che chiama
l'urto del sangue il grido del sangue
i futuri più vaghi
la certezza e la morte dei corpi
ciò che divampa e brucia
ciò che splende:
queste sono le cose che dicono e tacciono gli occhi
e altre moltissime ancora, mute preghiere
bestie che nuotano o volano
baci carezze laghi verticali
cascate miniere.
Fabio Pusterla da Corpo stellare
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