Ognuno sa cos'è meglio per sé...
Le sue poesie si richiamano alla tradizione lirica da Petrarca a Leopardi, senza trascurare la metafora barocca : per questo hanno una pronuncia ardua e tesa, che cattura la realtà e la restituisce in forma di enigmi dolorosi, nel contempo chiari e indecifrabili.
Ognuno sa cos'è meglio per sé.
Qui viviamo senza più meravigliarci
anche se a volte un verdeturchese
raddoppia il battito del cuore.
Lasciamo in pace, non disturbiamo
il suicida : una terra di acquitrini e animali
trattiene ogni ombra
levità delle foglie già piagate e marcite.
Nessun grano di polvere va perduto.
***
Piccola immagine che vidi clandestina
da un confine all'altro, o cara immagine
pellegrina - che cosa ti scolora
per chi ti spegni?
Da anni in un miraggio
ti allarmi e al male inclini.
***
STELLA
Giusta e desiderata invecchiando
altra speranza non c'è
se non proprio questa che muore
e viene sepolta
nel battito minaccioso del cuore
nel flusso mutevole del sangue
nel riverbero nell'improvvisa inclinazione
dello spazio che annega tranquillamente
senza badare alla terra e alle sue forme.
Stella su stella fino alla stella del mattino
illumina questa nudità che parla
libera e fredda incrostata d'oro
e di sapori densi nel buio pungente
tutt'intorno ombra su ombra
immagine e non persona. Immagine
di persona umanamente desiderata ma non amata.
***
Con rinnovato sangue in questa tarda pluralità
séguita a dare fiore e frutto
la prima ferita d'amore.
Non l'equilibrio è raggiunto,
tra luce e ombra l'equilibrio accade
aspro sfiorando l'uomo che non si consola
spettro che cede a una passione
senza capirla.
Violento e ordinato il mostro non riposa più
studia se stesso
aspetta più cose dal sonno
non dalla veglia.
Il tempo dei bambini com'è noto
scorre lento.
Tutto a lungo andare diventa carne obbediente
pensieri che non si smette più di ricordare.
Cosimo Ortesta da Tutte le poesie
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