E Lachesi già sapeva...
Nei due libri- raccolte che costituiscono " Tra le spighe viola pallido", l'autrice offre al lettore una poesia che si dispiega fra i due segni convergenti dell'esilio e del fuoco; attraversa la malattia, tocca l'essere tardo dell'età, in una considerazione di sé sotto il segno della perdita e del bruciare, ma anche del ritorno e del riconoscimento. Questa peculiare " vita in versi" assume connotati ora decisivi, non tralasciando le " apparizioni" del mondo vegetale e nell'aprirsi a una nuova forma di " intelletto d'amore ": una sincronica enucleazione del passare del tempo che riunisce la dimensione autobiografica alla sapienza dei classici, alla dimensione del mito e ai drammi più violenti della realtà e della storia.
SOLSTIZIO D' ESTATE
chissà se gli amori
durano di più
nella giornata più lunga
che l'anno ci concede
e se tutti i dolori -
rubacuori - dalla copiosa
luce del giorno ritirati
nelle stanze più buie
di ogni ora - non stiano
sfaldando i loro stessi cuori -
quasi felici
che il muscolo non batta -
e si riposi la goccia
che esce dalle vene -
quando - a minor sole-
più oscuro l'amore
batte nelle vene.
***
a che punto - a che grado
è la notte? a che sisma
di sogno? in quale
epicentro risiede
la nota d'inizio del sogno?
Qual è il processo di stenti
che raschia la voglia
d'agire - che strangola
visione e esplosione
nutrendo il patire?
***
perché non mi hai
trattenuta - così
sono andata via -
( del resto ero-
sono - anziana -
ammalata - la tua
voce - di raro -
al telefono come
avesse bisogno
di chi sa quale clima
per formare consonanti
vocali - ora vedo
il mare - tutto qui ) .
***
NON SI RIAVVOLGE IL TEMPO
non si riavvolge il tempo
nei suoi giorni -
e sofferenze che il tempo
scaturisce non un tempo
diverso - che sia nuovo -
migliora il passaggio
che c'è stato - supera
chi può - in sommo
o minor grado - la sofferenza
che fu inferta - e in gioia
vive - se può - se non è colto
da recidive sorti. -
***
non tutto non sempre
da sofferenza - per i vivi
ancora - si ritesse in gioia
di speranza - non tutto
non sempre in via di ritorno
o fuga sopporta angoscia
di esiti - e s'immette -
e taglia - la terza delle Moire -
e Lachesi - si dice -
già sapeva.
Anna Cascella Luciani da Tra spighe di viola pallido. Poesie 2013- 2017
Spesso siamo noi Lachesi, e facciamo finta di no..
RispondiEliminaLo penso anch'io.
RispondiEliminaLo sperimento su di me. Ma lo so.