C. Monet - Le Printemps, 1886
Nella spera del sole, intenerite
per l'azzurro mattino che le imbeve,
s'affollano le prime margherite
a infoltir di freschezza questa lieve
ripa, che si fa prato
pel verde che le è nato.
Labili suoni, che la luce informa
in fantasie fiorite ora dal suolo
svelano che la terra, benché dorma
già primaverilmente, esala il volo
dei suoi sognanti amori
che diventano fiori;
mentre le nubi in molli atteggiamenti
imitano d'amplessi e baci d'aria
le loro stesse curve sorridenti
sdraiate in quella nudità plenaria
cui non si danno veli
nel talamo dei cieli.
Arturo Onofri da Terrestrità del sole
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