Se fosse la morte la felicità del ritorno...
Con questa lingua aerea
che non vuole farsi corpo
che non diventa dura abbastanza
per penetrarti come meriti,
puttanapoesia,
per farti inginocchiare
e dire la verità
che per essere veramente poeti
occorre un'intelligenza sovrumana.
***
LA FELICITA' DEL RITORNO
Se la morte fosse
un rannicchiarsi nel buio caldo
come quando si va a letto d'inverno
a godere della cuccia, a guardarsi dentro,
a toccarsi prima di nascere,
stare al sicuro a occhi spalancati
senza perdere sonno ancora,
se fosse la morte
la felicità del ritorno.
***
Con voce rauca di temporale
con voce squillante di bambino
che salta fuori dalla culla
cantano i gatti negli intervalli
delle corse sui tetti, potere
dei coiti istantanei nei cortili,
avere la forza di cantare
prima e durante l'amore.
***
Cominciamo a fare l'amore?
hai detto non ancora sveglia una mattina;
per tutta la notte ci eravamo solo sfiorati
con la punta delle dita, con i piedi
e ora per arrivare alla pienezza
sono bastate le tue parole
e un lieve bacio di addio sulle labbra
per sentire che i corpi si erano uniti nel sonno
più che nella veglia.
***
Se anche sapessi, e forse no
che il destino nostro è niente
ma se una donna ascolta dietro una parete
o un suono dei passi sull'ultimo selciato
o una risata schietta, senza fretta
o bacio una bimba che dice: io non sono malata,
al gioco del massacro allora non ci sto,
preferisco del linguaggio quel che ha di divino
e non m'importa - amici - di ciò che direte,
parlo da ingenuo ( come Freud ), do per scontato
il male e cerco il bene, disperata - mente.
Antonio Porta da Yellow
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