sabato 27 agosto 2022

FOSSE COMUNI NELL'ISOLA DEI MORTI

 


                                      Gli scomparsi risalgono a prendere corpo nella voce...




FOSSE COMUNI


Non si stacca la carne

dalle ossa degli scomparsi.

Per sparizione i denti ricomposti

sono morsi che nemmeno tre metri di terra

lasciano la presa. I bacini portano piaghe di letti

con soffitti d'orizzonte dove i femori sinistri

si attaccano per articolazione ai polsi stretti

tra le sbarre, dove i piedi spaiati stanno come

capelli senza vento.

Dietro un portone, immobile,

l'aria guarda al prato e trattiene il respiro

nei petti in cui i cuori versano lo stesso rosso vivo.

Vivo abbastanza che non bastano tre metri di terra,

dove scomposti gli scomparsi

risalgono a prendere corpo nella voce,

in quella luce di primule a marzo

che non dice, ricorda

le leggi dell'eternità e non del tempo.




                            Francesca  Perlini      Inedito



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