DISTACCO
La tua assenza è passata attraverso me
come il filo attraverso l'ago.
Tutto ciò che faccio è cucito col suo colore.
***
ESTATE
Sii di questa colorata luminosità
la cui incurante febbre
getta oro prima di andarsene
definitivamente nei vuoti
che non hanno misura.
Il sonno degli uccelli, il tramonto della luna,
isola dopo isola,
sii del loro silenzio
su questa marea che bilancia
il tempo per un tempo.
Le isole non sono per sempre,
né sarà un'altra volta questa luce,
la serie delle maree, la breve estate,
sii del loro segreto
che non spaventa nessun altro.
***
BUONANOTTE
Dormi dolcemente mio vecchio amore
mia bellezza nel buio
la notte è un sogno che abbiamo
come tu sai come tu sai
la notte è un sogno lo sai
un vecchio amore nel buio
intorno a te quando tu vai
senza fine come tu sai
nella notte dove tu vai
dormi dolcemente mio vecchio amore
senza fine nel buio
nell'amore che tu sai.
***
ALLA LUCE DI SETTEMBRE
Quando tu sei qui
sembri essere soltanto
un nome che parla di te
che tu sia presente o no
e per ora sembra come se
tu fossi ancora estate
ancora la nostra intima
estate senza fine
coi suoi riflessi bronzei
nei freschi mattini
e i tardi petali gialli
del verbasco che oscillano
sui gambi piegati
sulle loro ombre interrotte
lungo il suolo spaccato
ma tutti lo sanno
che sei arrivato
le cime dei semi di salvia
gli uccelli sussurranti
non c'è modo di nasconderti
per scoprirti più tardi
tu
che voli con loro
tu che non sei né
prima né dopo
tu che arrivi
con le prugne blu
cadute nella notte
perfetta nella rugiada.
***
IL MIO ANTRO BUIO
Certe volte nel buio mi ritrovo
in un posto che mi sembra di aver conosciuto
in un altro tempo
e mi chiedo
se è cambiato per
le albe e i tramonti che non ho mai visto
se le cose che ricordo
sono ancora lì dove le ricordo
le riconoscerei anche se la mia mano
le toccasse in questo attuale buio
mi riconoscerebbero loro e sono state
ad aspettarmi tutto questo tempo
nel buio.
***
VOLTANDOSI
Questa è la luce che vedrai di nuovo
sulle pietre nude i campi ondulati il tetto
questa è la luce che ricorderei a lungo
ancora offuscata un pomeriggio di settembre
le voci conosciute sarebbero basse e sfumate
come attraverso l'acqua o alla presenza
del momento in cui i vecchi noci lungo
il muro che volevo vivessero per sempre
sarebbero caduti i granai di pietra sarebbero vuoti
vuote le vasche di pietra gli abbaini che fissano
in lontananza sopra l'erba secca e
l'ampia valle e vedrei la mia mano
alla porta nella luce del sole girare la chiave
e aprire il cielo alle finestre vuote
attraverso la stanza che sarebbe ancora lì.
***
LUOGO
Nell'ultimo giorno del mondo
vorrei piantare un albero
per quale ragione
non per il frutto
l'albero che indossa il frutto
non è quello che è stato piantato
Desidero che l'albero sia dritto
nella terra per la prima volta
col sole che già sta
calando
e l'acqua che sta
bagnando le radici
nella terra colma di morte
e le nuvole che passano
ad una ad una
sopra le sue foglie.
***
PER L'ANNIVERSARIO DELLA MIA MORTE
Ogni anno senza saperlo ho trascorso il giorno
in cui gli ultimi fuochi mi saluteranno
e il silenzio si metterà in cammino
instancabile viaggiatore
come il raggio di una stella buia
allora non mi ritroverò più
nella vita come in uno strano indumento
sorpreso della terra
e dell'amore di una donna
e della spudoratezza degli uomini
come oggi che scrivo dopo tre giorni di pioggia
ascolto il canto dello scricciolo e la fine del diluvio
e mi inchino senza sapere a cosa.
W. S. Merwin da L' essenziale ( Trad. di C. Candiani. Altre poesie tradotte da P. Statuti )
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