mercoledì 24 agosto 2022

SARTIE, LUNE E ALTRI BASTIMENTI

 


                                   Io e te ci siamo perduti nell'istante della pagina bianca...




E venne il vento

a tenerci la spina dorsale dritta. A noi

che in quel luogo non c'era mai stata casa,

solo porti, navi e notti che sapevano di fuga

con i versanti giù per il mare

o dritti su, verso il monte

in quel limite insuperabile del male.

Noi, a essere meno soli

a lasciarci indietro mattini di rivolta

a chiederci quale luogo potesse tuttavia

essere più chiaro e più tenue

di quello che pur ci ha lasciato andare.



                                       ***


Il giorno che arrivai sulla spiaggia

con la mia onda all'incontrario e mani

protese contro la duna che sembrava franare.

Quel giorno, dico,

ci fu l'abbandono del fuoco, la fuga dalla verità.

Io e te ci siamo perduti

nell'istante della pagina bianca,

il deterioramento di ogni parola

che non trova fibra, carta, mano

per dire Amore.

E io a chiedermi

oscuramente dove

la soglia dei nostri deserti.



                                        ***


E tu sei stato

una vita a somigliarmi.

Non so neppure quanto

a disegnarmi

l'idea di un'isola

la forma di uno stato di coscienza.

Quasi a evidenziare le rocce blu

laggiù, nell'innocenza che non si impara,

nel risveglio che ci abitava

quando godere o trascurare di aver goduto

era obbedire al rischio

l'errore di proclamare l'ignoto

catturato e ingabbiato.

Dove girare lo sguardo ora?

Che vorremmo una mano posata sulla spalla

e il fiato della terra fare un passo indietro.

Niente più gabbiani sull'acqua.

Solo pochi sono rimasti, in questa città marina

a prendere il silenzio.




                 Paola Casulli   da     Sartie, lune e altri bastimenti



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