mercoledì 10 agosto 2022

GLI STRANI AMORI DI MARTINA

 


                                                     Tu dovevi. Avresti dovuto. Dovevi




Siamo come il glicine,

aggrappati ad una casa

che nessuno sa.


Non ho imparato a tremare

come si deve.


Io so il tuo fianco

andare via al mattino

tra i fiori finti nei vasi.


Certi amori devo stare

nel buio dei portici

ma poi ritornano,

senza stagioni.



                                    ***


Dovevo avere vent'anni

per essere l'animale

che va a nascondersi nel tuo petto

come i cani che vanno a morire

in stanze appartate.


Tu dovevi. Avresti dovuto.

Dovevi.



                                  ***


Non ti sei mai conosciuto

se per un attimo

non sei morto.


Gli animali si scelgono.


Noi siamo stati indicati

ai caselli

delle autostrade,

nelle zone di sosta.


Apri tutti gli infissi

inginòcchiati

dove l'erba è bagnata.


Non hai mai amato

se per un attimo

non sei morto.



                                        ***


Avevo imparato a non addormentarmi

casomai qualcuno avesse avuto bisogno,

casomai la casa avesse voluto portarmi altre ombre

oltre a quelle che mi cercavano ogni notte.

Sono ancora qui a non chiudere gli occhi,

sacerdotessa delle cose

che vogliono essere guardate,

che di giorno non ci sono.




                 Martina Abbondanza   da   Il giorno tutto



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