Sappiamo a memoria i nostri concerti...
Sto partendo. Non resto che io
alla solita entrata nuova.
Ho posato la mia valigia
dietro una porta, ieri,
piano piano
all'ora del sole sui tavoli
quando la Mole ride.
La ginestra perde per strada
e le rose emanano
l'ultima aria in abito scuro.
Al saluto di mani il mio sorriso apre
e muore. E' nei capelli
che passa il feretro dei ricordi.
Di te non mi resta che tutto.
***
Questi paesaggi che scorro
mi avvicinano a te,
terra dei mesi allegri,
dei semi piantati all'infanzia
di ogni anno.
A ogni fermata il Signor Ieri scende
in stazione cercando
un deposito bagagli.
Ma anche provando a lasciare
gli spartiti più pesanti, i più santi
respiri di ogni mattino,
sappiamo a memoria i nostri concerti
per due pianoforti.
Li ristudiamo cantando,
a voci slegate poi unite,
perché neanche piangendo
si senta stasera
di memoria un vuoto.
***
Il respiro prima di suonare
insieme si trova
nello sguardo che si volta
per un attimo a guardare,
come a cercare l'aria e trattenerla
per rimanere senza fiato.
La vista è del poco tempo
che resta qui a terra
fermo sotto i pedali.
Valentina Colonna da La cadenza sospesa
Nessun commento:
Posta un commento