Sei entrato nel mio cuore a luci spente...
Sei entrato nel boudoir del mio cuore
a luci spente.
Hai teso le mani verso la fioritura dei pensieri
e ti sei fermato in silenzio.
Attorno profumi di amaryllis e gelsomini.
Un sibilo nel vederti.
Con gli occhi chiusi per abbandonarmi al destino.
Era settembre e l'aria tiepida ovattava
le nostre essenze errabonde.
Fuori, i vascelli sonnecchiavano nel sole,
mentre noi uscivamo dalle alcove del passato
a labbra chiuse.
I nostri passi cadenzati dalle onde del mare
che nel suo grembo custodiva
i piccoli segreti dei prossimi incontri.
***
Certe sere, quando il giorno cede il passo
a ombre lunghe e silenziose,
il mio io si sente piccolo, più piccolo,
quasi un filo d'erba.
Il vivere diviene ascia che fende la bellezza del pensiero,
rinnovandone la luce.
Torneranno a tuonare fruscii di sospiri d'estasi
e abbandoni le epifanie giallastre?
Il ricordo di te mi assilla nei momenti in cui
ogni sembianza vitale sembra perdersi
tra le spume dell'inganno e i fragori del nulla.
E tutto appare chiaro, luce sempre più luce,
e il mio piccolo io si riempie di microsfere di cristallo
e aromi d'immenso.
***
Ho rincorso nel vento la tua voce di cristallo
che aroma di amaryllis.
Sei tornato per un istante nel mio mondo
di arance e mirtilli.
Ho cosparso il capo con nuvole di fuoco
e mi sono immaginata creatura lieve.
Mi sono costruita una piccola fetta d'infinito.
***
La felicità è un piccolo istante,
un flash che si adagia sugli angoli
aguzzi della vita,
una nebbiolina rincorsa dal vento.
Bisogna non cadere nell'inganno,
accontentarsi,
fare finta che l'attimo sia infinito.
Ascoltare il battito della spuma gioiosa,
coglierne l'essenza ebbra di cielo,
respirare il suo alito agrumato di vita.
E poi si vive nel ricordo dell'istante,
nella paura dell'oblio.
Ma ritorneranno giorni rigogliosi
di tempeste di luce
e di squilli di trombe lontane,
dove nell'anima si accenderanno
piccole fiammelle di felicità.
***
Piccoli frammenti di vita
se stringi le mie mani nelle tue
e illumini gli sguardi
di acanti e biancospini.
Procurami parole
che possano evocare
il senso profondo dell'esistere
e sfavillii di mattini
odorosi di sentimentale fragranza.
Rivestimi di luce rossiccia
perchè possa anch'io sfidare
le zanne dorate del sole;
quando mi dici suoni
di errabonde altezze
e fragori di cuspidi nel vento.
Dònami risvegli di primaverile sostanza,
quando il tuo essere
cosparge le membra
di segale di fuoco.
Aiutami a percorrere i segmenti
del transito terrestre
e a lasciare piccoli segni
del nostro passaggio.
Elena Bartone da Piccoli frammenti di vita
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