domenica 12 luglio 2020

DIARIOS DI PIZARNIK 6




21 Aprile 1958

(...) Violento egoismo. La mia suscettibilità al minimo abbandono 
       delle persone nei miei riguardi, diventa così grande che mi
      tramuto in un morto.Tutte le prove di amicizia, di congiunzione
      hanno un esito così debole rispetto alle mie attese, che non 
      posso fare altro che entrare in un silenzio vestito di dignità,
      pulsante di delusione. Non posso accettare una realtà diversa
      da quella dell'arte. Questo mondo è orribile. Ma credo che la
      misura di ognuno sia nell'uso che fa della propria solitudine e
      angoscia. Più che "  coraggio ", direi " innocenza". (...)




                                Alejandra  Pizarnik   da   Diarios



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